Italia e Estero

Coronavirus, l'andamento del contagio da Brescia all'Italia

Sono 10.590 i malati in Italia. Nel conteggio ci sono circa 600 persone della Lombardia. Brescia registra l'incremento più alto in un giorno
Corso Zanardelli deserto, mercoledì 11 marzo -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Corso Zanardelli deserto, mercoledì 11 marzo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sono 10.590 i malati di Coronavirus in Italia, 2.076 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 12.462. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.

Tra i malati di coronavirus in più conteggiati oggi, circa 600 sono persone della Lombardia di cui ieri non erano disponibili i dati. Ieri l'aumento dei malati era stato di 529 (pari al 6,6% sul giorno precedente), mentre oggi l'aumento è di 2.076 contagiati che complessivamente porta un incremento del 24,3% sulle 24 ore, «crescita nel trend dei giorni scorsi», ha detto Borrelli, tenendo conto dei 600 ieri non conteggiati.

Le vittime sono complessivamente 827: rispetto a ieri sono 196 in più. Superati i mille malati in terapia intensiva: sono 1.028, 151 in più rispetto a ieri. Dei 10.590 malati complessivi, 5.838 sono poi ricoverati con sintomi e 3.724 sono quelli in isolamento domiciliare.

«Una misura di chiusura generalizzata deve ancora essere valutata, al momento non ci sono decisioni». Così il commissario ha risposto in conferenza stampa, sottolineando che in ogni caso «non sono cambiate le valutazioni precedenti del comitato scientifico».
«Sull'uso delle mascherine chirurgiche in luogo di lavoro: il Comitato scientifico raccomanda di rispettare rigorosamente la distanze di un metro come principale criterio di contenimento del virus. In assenza della possibilità di mantenere la distanza è raccomandato l'uso delle mascherine».

CHE COSA ACCADE IN LOMBARDIA

«La provincia di Bergamo è quella che presenta il maggior numero di casi. Tutti e tre i presidi dell'area bergamasca, Seriate, Bergamo Est e il Papa Giovanni XXIII sono in condizioni critiche. Quest'ultimo ha raggiunto quasi un livello di saturazione». Ha riferito l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della diretta Facebook con cui ha fatto il punto della situazione sull'emergenza coronavirus in Lombardia.

«A Brescia - ha quindi aggiunto Gallera - i casi sono cresciuti moltissimo, con un incremento di 561 persone, è l'incremento più ampio registrato da un giorno con l'altro finora, mentre a Cremona ci sono 1.061 positivi».

Positivo invece il dato della provincia di Lodi, dove era stata attuato il maggior contenimento con la zona rossa: «Qui si registra una crescita contenuta. Qualcuno ha parlato di crescita zero. Non è così, ma i casi di ieri sono 10 e il giorno prima erano 5. Un bel segnale».

Nella nostra elaborazione grafica si può vedere l'evoluzione del contagio nel Bresciano, dai primi giorni di allarme fino ad oggi. Con l'aumento dei casi si inaspriscono anche le misure per bloccare l'epidemia. Di oggi la decisione del sindaco Emilio Del Bono di chiudere i parchi del territorio comunale e la sospensione di ogni genere di mercato fino al 3 aprile. Decisioni che tolgono la possibilità di concentrazioni eccessive di persone, seppur in luoghi aperti. 

 

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