Italia e Estero

Coronavirus, il punto di Regione Lombardia

Gli aggiornamenti sull'andamento dell'epidemia nel giorno in cui scatta la Fase 2 con l'assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni
IN ARRIVO 400MILA MASCHERINE
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Nel giorno in cui scatta la Fase 2, con un allentamento delle restrizioni per il contrasto alla diffusione dell'epidemia da coronavirus, torna l'appuntamento con il punto stampa di Regione Lombardia, durante il quale l'assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, fa il punto sull'andamento del contagio e sulla situazione nel nostro territorio.

 

 

I dati sanitari anche oggi sono in linea con quelli degli ultimi giorni: il trend è positivo.

Diminuiscono i ricoverati non in terapia intensiva e cresce il numero dei dimessi. 63 i decessi nelle ultime 24 ore, invariato il dato dei ricoveri nelle terapie intensive.

A Brescia i nuovi casi sono 94, ieri erano 29, per un totale di 13.122 contagiati. Le altre province: Milano 20-254 (+186), Bergamo 11.538 (+85), Como 3.332 (+19), Cremona 6.109 (+3), Lecco 2.360 (+16), Lodi 3.062 (+15), Mantova 3.201 (2), Monza e Brianza 4.850 (+27), Pavia 4.522 (+32), Sondrio 1.210 (+29), Varese 2.838 (+55).

Il distaziamento sociale e l'uso delle mascherine stanno comunque dando buoni risultati. Il tasso di riempimento dei treni è tra il 25 e il 30% per quel che riguarda le linee di Trenord rispetto al periodo pre-Covid. Il pensiero corre già al 18 maggio, quando ci saranno nuove riaperture.

Nelle stazioni ferroviare oggi sono state distribuite mascherine alle persone che - poche - non ne avevano, grazie all'impegno della Protezione civile.

Ieri sono state distribuite da Regione Lombardia altre 3,5 milioni di mascherine ad uso civile, consegnate alle province e poi ai comuni per l'assegnazione ai cittadini. A Brescia ne sono arrivate 400mila.

Stiamo pensando a una distribuzione di mascherine per l'esercito, le carceri e gli uffici giudiziari che l'11 maggio riprendono la loro attività.

Il consiglio regionale, con un voto pressoché unanime, ha dato il via libera al piano da 3 miliardi per il sostegno delle attività produttive e delle famiglie.

Arrivano poi le scuse per i problemi di accesso al sistema per la richiesta del bonus in sostegno alle famiglie.

 

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