Italia e Estero

Coronavirus, da Google la mappa degli spostamenti delle persone

Al 29 marzo in Lombardia - la più colpita - l'affluenza agli alimentari ha segnato un -81%, ai parchi -91%, ristoranti e bar -95%
Un medico nel corridoio di un ospedale -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Un medico nel corridoio di un ospedale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La mappa degli spostamenti delle persone durante l'epidemia del coronavirus messe in chiaro da Google in 131 paesi, anche in Italia, mostra pure i dati delle diverse regioni italiane.

Al 29 marzo in Lombardia - la più colpita - l'affluenza agli alimentari ha segnato un -81%, ai trasporti -89%, al lavoro -65%, ai parchi -91%, ristoranti e bar -95%, +24% la residenzialità.

Nel Veneto, le stesse categorie hanno segnato, rispettivamente, -95%, -89%, -62%, -91%, -96%, +25% la residenzialità. In Emilia Romagna -94% alimentari e farmacie, -88% trasporti, -65% lavoro, -88% parchi, -96% bar e ristoranti, +24% la residenzialità. Nel Lazio, invece, hanno segnato -76% alimentari e farmacie, -88% trasporti, -62% lavoro, -92% parchi, -94% ristoranti e bar, +24% la residenzialità.

«Abbiamo calcolato i cambiamenti usando gli stessi dati aggregati e anonimizzati della sezione popular times di Google Maps, il confronto è con il valore medio registrato nel periodo 3 gennaio-6 febbraio 2020. Abbiamo incluso categorie significative per gli sforzi di distanziamento sociale», spiega Google in un post, ribadendo che «non ci sono informazioni personali identificabili come i contatti, movimenti o le localizzazioni individuali» e che i report sono basati su «dati aggregati e anonimizzati».

I report mostrano in percentuale come si sono modificati gli spostamenti nel tempo e su diverse aree geografiche, in relazione a una serie di luoghi come «negozi e attività ricreative», «generi alimentari e farmacie», «parchi», «stazioni di trasporto pubblico», «luoghi di lavoro» e «abitazioni».

Le informazioni vengono create a partire da un insieme di dati «aggregati e anonimizzati» degli utenti che hanno attivato la Cronologia delle posizioni, «un'impostazione che è disattivata per default - spiega Google - può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio Account Google e i dati si possono sempre eliminare dalla propria Cronologia».

«Mostreremo - osserva l'azienda - le tendenze su un arco di diverse settimane con le informazioni più recenti che si riferiscono a 48-72 ore prima della pubblicazione. L'aumento o la diminuzione delle visite apparirà in punti percentuale, mentre non saranno condivisi i numeri assoluti delle visite. 

«Data l'urgente necessità di tali informazioni - aggiunge Google - ove possibile forniremo anche approfondimenti su aree geografiche più specifiche. Nelle prossime settimane lavoreremo per aggiungere altri paesi e aree».

 

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