Italia e Estero

Coprifuoco da giovedì: Fontana attende solo l’ok dell’esecutivo

Per ora non si parla di lockdown esteso ma, grazie anche a quanto consentito dall’ultimo dpcm, di chiusure restrittive e localizzate
Un cartello sulla vetrina di un locale annuncia il nuovo orario di chiusura
Un cartello sulla vetrina di un locale annuncia il nuovo orario di chiusura
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La seconda ondata ha convinto città e regioni a chiudere. Alcune regioni così come fatto già dalla Lombardia, stanno chiedendo in queste ore il consenso del ministro della Salute, Roberto Speranza, per «tutelarsi» in merito a ulteriori strette e provvedimenti di zone rosse.

L’idea è di una concertazione e della maggiore condivisione possibile su eventuali nuove misure da prendere, anche se a livello territoriale: «per zone». Per ora non si parla di lockdown esteso ma, grazie anche a quanto consentito dall’ultimo dpcm, di chiusure restrittive e localizzate, come ha deciso di fare la Regione Piemonte, che renderà off limits nel fine settimana i centri commerciali non alimentari.

Diverse le soluzioni per ora intraprese anche da Lombardia e Campania, che hanno approvato ordinanze per proclamare il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino. Chiusure anche nelle grandi città, decisioni che del resto erano nell’aria da giorni: riguarderanno per ora vie e piazze della movida di Roma e Torino. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato ai suoi corregionali lo stop di tutti i locali a mezzanotte e la chiusura dei centri commerciali durante il fine settimana, con la sola eccezione dei negozi con prodotti di prima necessità e le farmacie. Chiusura poi alle 24 dei locali pubblici, con il fine di evitare assembramenti.

La Regione introduce inoltre, dal 26 ottobre, l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado, di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, in alternanza con la presenza. Anche la Regione Liguria applicherà una ordinanza analoga a quella del Piemonte sulla scuola.

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, dovrebbe essere in grado, visto anche il nulla osta garantito da Roma e in particolare dal ministro della Salute Roberto Speranza, di avviare il coprifuoco a partire da domani, giovedì, vietando quindi a tutti di poter uscire di casa se non per comprovate necessità; allo stesso tempo, come accennato, chiuderà anche i centri commerciali il sabato e la domenica. Pare seguire la scia della Lombardia il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha annunciato un coprifuoco - da venerdì - sempre dalle 23 alle 5.

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