Italia e Estero

Conte: «Valutiamo maggiore mobilità per chi si vaccina»

Conferenza stampa di fine anno del premier tra pandemia, crisi economica e scuola
La conferenza stampa di Conte
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Conferenza di fine anno per il Premier Conte. Tanti i temi trattati.
Qui una sintesi per punti e il video dell'intera seduta di bilancio 2020.


PANDEMIA

«Ci sono alcune proposte, ovvero che chi si sottopone a vaccinazione possa avere una sorta di abilitazione per una maggiore mobilità, ma non abbiamo deciso nulla in questa direzione-. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno parlando dell'ipotesi di una patente di immunità-. Continueremo a valutare. Per adesso ci sono le categorie prioritarie, non interverremo con l'obbligatorietà ma con la comunicazione», ha aggiunto.
«Una vaccinazione obbligatoria non la valutiamo, la escludiamo. Lasciamo che parta questo piano vaccinale e vediamo il riscontro, confidiamo di poter raggiungere una buona fascia di popolazione anche su base facoltativa»:lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno.
«Gli esperti dicono che dei fattori che hanno contribuito all'alto numero di decessi c'è che abbiamo la popolazione più vecchia d'Europa, in Italia si invecchia male. Teniamo anche conto che siamo stati il primo paese occidentale dove è scoppiata la pandemia in modo così incisivo» ha continuato.


SCUOLA

«Sulla scuola abbiamo approfittato di questo mese per compiere un passo avanti e cercare di entrare in una logica di massima flessibilità. Il trasporto si è rivelato uno dei momenti più critici, occorrerebbe quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto, cosa che ha dei limiti ma abbiamo investito 3 miliardi di risorse, 390 milioni per favorire il noleggio di mezzi privati. Auspico che il 7 le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con almeno il 50% in presenza».

 

TRASPORTO

«Il trasporto si è rivelato uno dei momenti più critici nella fase pandemica, perché se dovessimo rispettare il distanziamento, dovremmo quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto. Ma abbiamo stanziato tre miliardi per sostituire la flotta dei bus e stanziato 390 milioni per favorire il noleggio dei mezzi privati. Sono iniziative che vanno messe a terra a livello regionale». 

 

LAVORO 

Quello che accadrà dopo la fine del blocco dei licenziamenti di marzo «è uno scenario molto preoccupante, dobbiamo continuare a lavorare per una riforma degli ammortizzatori e per rendere più incisive le politiche attive del lavoro. È chiaro che il mercato del lavoro si preannuncia molto critico dopo marzo, ma ci stiamo lavorando». 

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