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Yara: legale famiglia, decisione ineccepibile e di buon senso

L'avvocato Enrico Pelillo all'esterno del tribunale di Bergamo per la sentenza del processo a carico di Massimo Bossetti per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, 01 luglio 2016.
ANSA/PAOLO MAGNI
L'avvocato Enrico Pelillo all'esterno del tribunale di Bergamo per la sentenza del processo a carico di Massimo Bossetti per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, 01 luglio 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
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MILANO, 16 FEB - E' una "decisione ineccepibile dal punto di vista del diritto e del buon senso" quella della Cassazione che ha respinto la richiesta dei legali di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l'omicido della tredicenne Yara Gambirasio, di nuovi accertamenti sui reperti del processo. A sostenerlo è uno dei legali della famiglia della ragazza uccisa, Enrico Pelillo. La situazione torna quindi quella del 20 novembre dell'anno scorso quando, a Bergamo, si doveva tenere un'udienza durante la quale i difensori di Bossetti dovevano prendere visione dei reperti e invece rinviata in pendenza del ricorso in Cassazione. Sarà quindi fissata una nuova udienza.

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