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Venezuela, figlia di Américo De Grazia 'Non lasciatelo morire'

epa11667591 A person holds a sign with the image of a detainee that reads 'Americo de Grazia seized by the dictartorship' during a demonstration in front of the headquarters of the Penitentiary Service Ministry, in Caracas, Venezuela, 18 October 2024. Relatives of those considered political prisoners in Venezuela protested in front of the headquarters of the Ministry of Penitentiary Service, in Caracas, to demand a 'dignified treatment' of confinement, as they allege the conditions of confinement are 'deplorable' due to, among other things, poor quality food. EPA/MIGUEL GUTIERREZ
epa11667591 A person holds a sign with the image of a detainee that reads 'Americo de Grazia seized by the dictartorship' during a demonstration in front of the headquarters of the Penitentiary Service Ministry, in Caracas, Venezuela, 18 October 2024. Relatives of those considered political prisoners in Venezuela protested in front of the headquarters of the Ministry of Penitentiary Service, in Caracas, to demand a 'dignified treatment' of confinement, as they allege the conditions of confinement are 'deplorable' due to, among other things, poor quality food. EPA/MIGUEL GUTIERREZ
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CARACAS, 27 MAG - María De Grazia, la figlia del dirigente politico venezuelano di opposizione Américo de Grazia detenuto dall'agosto scorso nel carcere dell'Elicoide di Caracas, ha lanciato un'appello video attraverso i suoi social media. "Nelle ultime visite che hanno fatto i miei familiari, i funzionari del carcere hanno chiesto farmaci antivirali per mio padre che ha un quadro respiratorio attivo da circa tre settimane. È stata la prima volta che ci hanno chiesto medicine", ha detto María De Grazia, che teme per la vita del padre. "A quanto pare il corpo di mio papà e, supponiamo anche le condizioni in cui vive da nove mesi, stanno peggiorando le cose. Oggi chiedo a voi che mi vedete, di aiutarci a chiedere la libertà di mio papà. Per favore, non lasciatelo morire", ha detto visibilmente commossa nel video. Questo fine settimana, ha aggiunto, gli hanno consegnato due ricette mediche in cui si fa riferimento a una bronchite cronica di tipo allergico. "Oggi la paura è più palpabile che mai perché non conosciamo la situazione che mio padre sta vivendo dentro l'Elicoide," ha detto, aggiungendo che "da oltre 9 mesi abbiamo chiesto pubblicamente che venga permesso l'accesso a un medico di fiducia, poiché mio padre l'anno scorso quando è stato sequestrato stava uscendo da un ospedale dove si era sottoposto a un trattamento per una diagnosi attiva di micosi polmonare".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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