Italia e Estero

Stupro di gruppo a Palermo, condannato per revenge porn

"Falla ubriacare, poi ci pensiamo noi". E' iniziata in questo modo, a Palermo, la notte da incubo di una diciannovenne, violentata da sette giovani, finiti in manette a oltre un mese di distanza dai fatti, avvenuti la notte del 7 luglio. L'invito a far bere la ragazza era rivolto da uno degli indagati all'oste, un ambulante che vendeva alcol nel quartiere della Vucciria, sede di uno dei mercati storici del capoluogo siciliano che a sera viene preso d'assalto dal popolo della movida. La ragazza, poco dopo, è stata condotta dai sette, tutti giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ad eccezione di uno all'epoca dei fatti minorenne, in una zona appartata del Foro Italico e ripetutamente violentata. ANSA
"Falla ubriacare, poi ci pensiamo noi". E' iniziata in questo modo, a Palermo, la notte da incubo di una diciannovenne, violentata da sette giovani, finiti in manette a oltre un mese di distanza dai fatti, avvenuti la notte del 7 luglio. L'invito a far bere la ragazza era rivolto da uno degli indagati all'oste, un ambulante che vendeva alcol nel quartiere della Vucciria, sede di uno dei mercati storici del capoluogo siciliano che a sera viene preso d'assalto dal popolo della movida. La ragazza, poco dopo, è stata condotta dai sette, tutti giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ad eccezione di uno all'epoca dei fatti minorenne, in una zona appartata del Foro Italico e ripetutamente violentata. ANSA
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PALERMO, 13 MAG - Il gup Stefania Brambille, in abbreviato, ha condannato Angelo Flores a 4 anni e 2 mesi per reveng porn. Flores è il giovane che ha filmato lo stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo, avvenuto la notte del 7 luglio del 2023, girandolo insieme ad alcune foto ad altre persone. La procura aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi. Il giovane, assistito dall'avvocato Leonarda Lo Presti, ha sempre sostenuto che fosse stata la vittima a chiedergli di girare il video durante lo stupro. Flores, che ha reso dichiarazioni spontanee, ha chiesto scusa per aver inviato i video; peraltro era l'unico del branco a conoscere la giovane, con la quale avrebbe avuto in precedenza rapporti consenzienti. La Procura ha deciso di processarlo separatamente, procedendo comunque d'ufficio. La vittima si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Carla Garofalo e ora dovrà essere risarcita. "Quello del revenge porn è un reato ancora più odioso - dice la legale - Diffondere video e foto intime crea alla vittima una violenza infinita, visto che quelle immagini possono continuare a girare per anni". Per lo stupro di gruppo sono stati condannati oltre a Flores altri sei giovani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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