Italia e Estero

Sospese le ricerche di Emiliano Sala, giallo sul cambio di pilota

Sul web lanciata una petizione per chiedere alle autorità di continuare a cercare il Piper svanito nel nulla sulla Manica
Tifosi in lacrime per Emiliano Sala - Foto Ansa EPA/EDDY LEMAISTRE
Tifosi in lacrime per Emiliano Sala - Foto Ansa EPA/EDDY LEMAISTRE
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I soccorritori non hanno più «alcuna speranza» di trovare in vita il calciatore argentino Emiliano Sala, scomparso con un pilota a bordo del piccolo aereo Piper in volo sulla Manica che lo stava portando dalla Francia al Galles dopo il suo trasferimento dal Nantes al Cardiff City. Lo ha riferito il capo dei servizi di Air Search delle Isole del Canale.

Intanto, dopo la decisione di sospendere le ricerche, su internet è stata lanciata una petizione per chiedere alle autorità di non fermarsi e di continaure a cercare il piccolo Piper. In poche ore sono quasi 50mila le persone che hanno sottoscritto la petizione. Anche la sorella del calciatore, Romina Sala, è apparsa in lacrime in tv per lanciare un appello a non fermarsi. 

Intanto si sta cercando di fare chiarezza su quanto avvenuto lunedì. Il presidente del Cardiff, Mehmet Dalman, ha rivelato che Sala ha rifiutato di utilizzare l’aereo proposto dal club per il ritorno in Galles. «Il nostro club ha la responsabilità di accordarsi con i giocatori in caso di viaggi. Ma Emiliano ha preferito fare diversamente, scegliendo un percorso più veloce».

Giallo anche per quanto riguarda il caso di un secondo pilota, David Henderson, mai partito insieme al calciatore e al primo pilota David Ibbotson, nonostante avesse passato gli ultimi controlli. Secondo quanto riportato dl quotidiano francese Ouest France, in quell’aereo doveva esserci anche Henderson, che ha preso la parola sui social network per smentire la notizia del proprio decesso, data per scontata qualora l’uomo fosse salito sull’aereo maledetto: «Contrariamente a quanto detto dalla stampa - ha scritto - non sono morto! Non ero su quell’aereo».

Henderson dovrà chiarire il perché della propria mancata presenza a bordo. Il tutto mentre è venuta alla luce la confidenza di Ibbotson ad un amico su Facebook: «Sono un po’ arrugginito con il sistema di atterraggio».

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