Ozpetek e Mogol per la «Giornata degli Operatori sanitari»
«Quando un bambino tra dieci anni ci chiederà "Cosa è questa Giornata?" gli risponderemo: è stata la terza guerra mondiale e noi siamo sopravvissuti». A dirlo durante la celebrazione della prima Giornata nazionale degli Operatori sanitari è stato il regista Ferzan Ozpetek, il primo, insieme al musicista Mogol, ad aver lanciato l'idea di istituirla.
«L'idea - ha ricordato Ozpetek - mi è venuta all'inizio della pandemia, in una serata di disperazione e tristezza perché due amici medici che erano andati al nord per aiutare, mi ha chiamato per dirmi non è un'influenza, state molto attenti, non uscite di casa».
«La gratitudine - ha detto Mogol - non è solo il sentimento che una persona che ha ricevuto un aiuto sente di manifestare, ma è anche un dovere morale. Siamo qui per dire grazie a chi ha rischiato e rischia la vita per salvare la nostra, dai medici a chi negli ospedali si occupa delle pulizie. A loro è giusto dedicare un ricordo perenne».
L'idea di istituire una Giornata degli operatori sanitari ha raccolto subito l'adesione della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) ed è stata tradotta in una petizione al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente della Camera Fico e del Senato Alberti Casellati. Grazie anche al loro impegno, in pochi mesi, è stata approvata, all'unanimità a novembre scorso, la legge istitutiva, la 155/2020.
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