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Ong Sudan, 'Rsf brucia e occulta corpi per nascondere genocidio'

epa12499545 A handout satellite image made available by Vantor shows fires and smoke around El Fasher Airport, Sudan, 26 October 2025 (issued 02 November 2025). Rapid Support Forces (RSF) fighters took over El Fasher and the surrounding villages in the Darfur region on 26 October 2025. EPA/SATELLITE IMAGE ©2025 VANTOR / HANDOUT -- MANDATORY CREDIT: Satellite image ©2025 Vantor -- THE WATERMARK MAY NOT BE REMOVED/CROPPED --HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
epa12499545 A handout satellite image made available by Vantor shows fires and smoke around El Fasher Airport, Sudan, 26 October 2025 (issued 02 November 2025). Rapid Support Forces (RSF) fighters took over El Fasher and the surrounding villages in the Darfur region on 26 October 2025. EPA/SATELLITE IMAGE ©2025 VANTOR / HANDOUT -- MANDATORY CREDIT: Satellite image ©2025 Vantor -- THE WATERMARK MAY NOT BE REMOVED/CROPPED --HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
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ROMA, 10 NOV - Un'organizzazione medica sudanese ha accusato le Forze di supporto rapido (Rsf) paramilitari in Sudan di aver portato avanti un "tentativo disperato" di nascondere le prove delle uccisioni di massa nel Darfur bruciando i corpi o seppellendoli in fosse comuni. Secondo quanto riportato da Al Jazeera la Sudan Doctors Network ha dichiarato che i paramilitari stanno raccogliendo "centinaia di corpi" dalle strade di Al-Fashir , nella regione occidentale del Darfur in Sudan, dopo la sanguinosa presa di controllo della città il 26 ottobre, per cancellare le prove del massacro. "Ciò che è accaduto a Al-Fashir non è un incidente isolato, ma piuttosto un altro capitolo di un vero e proprio genocidio perpetrato da Rsf, che viola palesemente tutte le norme internazionali e religiose che proibiscono la mutilazione dei cadaveri e garantiscono ai morti il ;;diritto a una sepoltura dignitosa", si legge in una nota. L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) stima che 82.000 dei 260.000 abitanti totali di Al-Fashir siano fuggiti dopo che le Rsf hanno conquistato l'ultima roccaforte militare sudanese nella regione, tra segnalazioni di uccisioni di massa, stupri e torture. Si ritiene che molti residenti siano ancora intrappolati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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