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Omicidio-suicidio, esplosi 5 colpi: la pistola appena acquistata

Eseguita l'autopsia sui due giovanissimi trovati senza vita dopo il caso di omicidio-suicidio: 4 i colpi sparati dal fidanzato contro la 22enne
  • Mattia Stanga, 24 anni, e Alba Chiara Baroni, 22
    Mattia Stanga, 24 anni, e Alba Chiara Baroni, 22
  • Mattia Stanga, 24 anni, e Alba Chiara Baroni, 22
    Mattia Stanga, 24 anni, e Alba Chiara Baroni, 22
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Sono quattro i colpi di pistola che hanno raggiunto la giovane uccisa ieri dal fidanzato a Tenno, in Trentino, che poi si è sparato. Lo rileva l'autopsia effettuata stamani a Riva del Garda dal medico legale, presenti i Carabinieri della Scientifica. 

Alba Chiara Baroni, 22 anni, ha ricevuto tre colpi sul corpo e uno, quello mortale, alla testa. Uno dei tre proiettili che l'hanno raggiunta al corpo è uscito poi dalla finestra del bagno, per conficcarsi in un muro esterno. Tutto ciò, riferiscono i carabinieri, dopo una lite e una colluttazione che sembrano avvenute nella camera da letto, prima di arrivare al bagno del piano superiore dell'abitazione, dove i corpi sono stati trovati.

Per Mattia Stanga, 24 anni, l'autopsia conferma un solo colpo, mortale, alla testa. L'arma del resto è stata ritrovata ancora impugnata dal giovane. Non c'è ancora il nulla osta per la sepoltura della coppia, ma dovrebbe arrivare a ore.

I carabinieri intanto stanno attendendo i risultati delle verifiche sui tabulati telefonici dei due giovani, per cercare di ricostruire i momenti prima della tragedia. Tra le ipotesi degli investigatori il fatto che il ragazzo avesse chiamato la fidanzata per un'urgenza o forse minacciando di farla finita, dal momento che l'auto di lei è stata trovata con una portiera lasciata aperta, a segnalare la fretta di entrare nell'abitazione del ragazzo.

Il giovane aveva acquistato la pistola che ha esploso i 5 colpi fatali solamente ieri mattina. L'ha comprata intorno alle 11 in un'armeria di Roncone, nelle Valli Giudicarie, dopo essere uscito dal turno di notte alla cartiera di Riva del Garda. Il ragazzo, con regolare porto d'armi per uso sportivo, era già in possesso di un fucile. 

«Quando ho visto la notizia sui siti web, sono corso dai carabinieri con mia moglie a raccontare che aveva acquistato proprio la mattina una pistola». A spiegarlo è Alessandro Guerini, dell'armeria Armi Guerini a Roncone, dove Mattia Stanga ieri ha comprato la pistola con cui poche ore dopo ha ucciso la fidanzata e se stesso.

«Era la prima volta che lo vedevo - racconta - ma sapevo chi fosse, perché conoscevo il padre, che è un cacciatore e che veniva sempre da me. Il ragazzo era normalissimo e gentilissimo. Gli ho fatto vedere due o tre modelli e ha scelto quello che costava meno. Ha comprato anche dei proiettili, per andare a sparare al poligono».

Il negoziante si è detto molto colpito dall'accaduto e ha sottolineato: «Avevano l'età dei miei figli».

 

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