Olio di semi al posto di extravergine alle scuole, indagini
![Per pezzo mio su sms tracciabilita' in olio, prendere la prima. Le altre due possono andare per archivio. Grazie, ciao. Cristina -----Messaggio originale----- Da: Roberto Vinci [mailto:roberto.vinci54@gmail.com] Inviato: domenica 14 giugno 2009 15.24 A: Latessa Cristina Oggetto: foto_olio_tracciato Le foto che ti mando sono state ridotte per occupare meno spazio nell'invio, se ti servono in alta definizione fammelo sapere. Ti ho messo anche una foto del tappo antirabbocco ed una generica dell'olio, potrebbero esserti utili. Rimango a tua disposizione anche per altre tipologie di foto sull'agroalimentare, nei limiti dell'archivio che ho. Saluti Roberto](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1krl7u7208tvb3xlpwx/0/image.webp?f=16%3A9&w=826)
GALLIPOLI, 26 LUG - Olio di semi di girasole mescolato ad olio 'lampante' non adatto al consumo umano e venduto come extravergine di oliva e destinato ai servizi di refezione di scuole primarie e dell'infanzia e per anziani. E' la frode scoperta da una indagine coordinata dalla procura di Lecce e condotta dalla guardia di finanza con personale delI' spettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi Puglia e Basilicata (Icqrf). L'inchiesta, di cui nei giorni scorsi è stata notificata la conclusione, è partita dopo due distinti sequestri nelle provincia di Lecce e di Reggio Calabria, di un impianto di imbottigliamento e di oltre 6 mila litri di olio, dichiarato dal produttore calabrese quale "extravergine" di oliva, ma che in realtà non lo era. Al centro di tutto la società La Fenice srl con sede a Galatone, cui negli ultimi anni 38 Comuni della provincia di Lecce avevano affidato la fornitura dei servizi di refezione nelle scuole. Dagli accertamenti è emerso che nei propri 25 centri di cottura, i responsabili della società invece di impiegare olio extravergine di oliva, o biologico, come previsto dai capitolati e dai contratti d'appalto, avrebbero utilizzato composti di olio di oliva di categoria merceologica inferiore, di provenienza sconosciuta, ovvero olio di semi di girasole, quantificati in almeno 38 tonnellate nel biennio 2023/2024, forniti a basso costo da un imprenditore calabrese connivente. Nei giorni scorsi, la Procura di Lecce ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia nei confronti di tre indagati persone fisiche (due imprenditori salentini e uno calabrese) e di una società di capitali, per ipotesi di reato di 'frode nelle pubbliche forniture e nell'esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari'. Contestualmente sono stati informati tutti i comuni interessati sono stati informati della potenziale 'frode'.
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