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Oggi l'autopsia della dj morta: ma il piccolo Gioele dov'è?

Nessuna traccia del figlio di 4 anni di Viviana Parisi, la donna rinvenuta senza vita dopo un misterioso incidente sulla Palermo-Messina
Inquienti sul luogo del ritrovamento dell'auto di Viviana Parisi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Inquienti sul luogo del ritrovamento dell'auto di Viviana Parisi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un giallo dalle mille ipotesi, reso complicato da numerose domande senza risposte a cui cercherà di darne l'autopsia di oggi, che sarà eseguita nell'obitorio dell'ospedale Papardo di Messina.

È una storia da «sliding doors», porte che si aprono e chiudono di un percorso investigativo al momento senza apparente approdo finale. La morte di Viviana Parisi, Dj con voglia di vivere, e la scomparsa di suo figlio Gioele di 4 anni restano un mistero. Erano scomparsi sette giorni fa sull'autostrada Palermo-Messina: lei è stata trovata due giorni fa morta a un chilometro e mezzo da dove aveva abbandonato la sua auto dopo avere lievemente tamponato un autocarro, fermandosi sulla corsia di emergenza. Gli autotrasportatori, gente esperta del settore, hanno prima provveduto a fermare il traffico per evitare che altri automezzi fossero coinvolti nell'incidente e poi si sono voltati verso la vettura: ed è in quel momento che hanno visto una donna andare via di spalle dopo avere scavalcato il guardrail. Nessuno di loro, dopo essere stato sentito, ha potuto confermare la presenza del bambino: «Non ci abbiamo fatto caso, non lo ricordiamo...», avrebbero ribadito.

È la prima porta che si apre su diversi scenari: Gioele era con la mamma o no? Se non c'era dove era? Altra porta: affidato a qualcuno o che altro? Ma perché e a chi avrebbe consegnato il piccolo e perché questa persona non si sarebbe presentata alle forze dell'ordine per evitare anche una denuncia per sottrazione o sequestro di minorenne? E se non era con la madre dove è stato lasciato? Forse a Sant'Agata di Militello dove Viviana è uscita dall'autostrada per una ventina di minuti per farvi dopo rientro?

All'ipotesi del suicidio della donna non credono i suoi familiari. Meno che mai il marito e la cognata. Neppure che possa, anche involontariamente, fatto del male al piccolo: «lo amava, era la sua vita», ripetono i vicini di casa e i conoscenti. Ma allora cosa è successo sull'autostrada Palermo-Messina sette giorni fa? Si aprono altre porte: Viviana, scossa per motivi personali o per uno choc momentaneo, ha avuto l'incidente vicino Caronia ed è scesa in fretta dall'auto. Ha imboccato un sentiero scosceso e pericoloso. Aveva con sé il figlio, come avrebbero raccontato a persone del posto dei testi rimasti però senza volto, ma nel correre è caduta e ha sbattuto violentemente la testa per terra, perdendo i sensi in una zona che è frequentata da maiali selvatici e cinghiali. Uno scenario terribile, che coinvolgerebbe anche il piccolo che si sarebbe perduto. Se fosse stato lì con lei.

Resta un dato certo: di Gioele a sette giorni dalla scomparsa e da due dal ritrovamento del corpo della madre non c'è ancora alcuna traccia. Eppure la zona è stata «battuta» palmo a palmo, per un'aria di oltre 500 ettari da Protezione civile regionale, Vigili del fuoco, anche con squadre Saf e droni, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. A Messina in Prefettura è stato fatto il punto sulle attività di ricerca cercando di capire dove ampliarle o spostarle.

Anche in questo caso saranno importanti le risposte che arriveranno dall'autopsia. Intanto le porte continuano ad aprirsi e chiudersi delineando soltanto scenari, ma senza la soluzione. Che la Squadra mobile di Messina sta continuando a cercare, coordinata dalla Procura di Patti che sulla vicenda ha concentrato tutti i suoi sforzi ribadendo che tutte le piste sono possibili, ma lavorando nel più stretto silenzio per rispetto delle indagini e dei familiari della donna. Anche oggi sono stati risentiti testimoni, amici e familiari per avere elementi utili a ricostruire la vicenda. L'obiettivo è la ricerca della verità, ma la priorità per tutti, per il momento, resta una sola: trovare Gioele, e il tempo non è un amico.

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