Italia e Estero

Morti sul lavoro, Brescia è quinta in Italia

Lo rileva un’indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre effettuata sulla base di dati Inail
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Sono stati 643 i morti sul lavoro nei primi sette mesi del 2015, vale a dire una media di tre al giorno, in aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo rileva un’indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre effettuata sulla base di dati Inail.

Sono 171 i lavoratori che hanno perso la vita in itinere e 472 coloro che sono deceduti svolgendo le proprie mansioni. «Sono numeri terrificanti», sottolinea Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio, per cui è «incomprensibile come ancora non vengano consegnate risposte concrete a questa che è una piaga sociale ’conclamatà dove le morti, molto spesso, non sono dovute ad una tragica fatalità, ma sono piuttosto la
conseguenza più tremenda e visibile della scarsa diffusione della cultura della sicurezza».

La Lombardia, come sempre, è la regione maggiormente colpita con 70 vittime in occasione di lavoro, seguita da
Toscana (46), Campania (43), Veneto (42), Lazio (39), Emilia Romagna (36), Sicilia (35), Piemonte (33), Puglia (29), Abruzzo (16), Marche (15), Trentino Alto Adige (14), Umbria (12), Friuli Venezia Giulia, Calabria e Sardegna (8), Liguria (7), Basilicata (6) e Molise (5). A livello provinciale è Roma a guidare la triste classifica con 24 morti bianche, seguita da: Milano (20), Bari (16), Napoli (15), Brescia (12), Salerno (11), Palermo, Torino e Treviso (10).

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