Italia e Estero

Mazzette per accelerare il rilascio delle salme, in due ai domiciliari

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PALERMO, 23 DIC - Il gip di Palermo, Carmen Salustro, ha disposto gli arresti domiciliari per 2 dei 4 operatori della camera mortuaria del Policlinico di Palermo che avrebbero chiesto "mazzette" alle imprese di pompe funebri in cambio di una accelerazione nel rilascio delle salme dei pazienti deceduti nel nosocomio. I domiciliari, decisi dopo gli interrogatori preventivi, sono stati imposti a Marcello Gargano, 64 anni, Salvatore Lo Bianco, 58 anni. Mentre per altri 2 dipendenti, Antonio Di Donna di 62 anni e Giuseppe Anselmo 66 anni, il gip ha disposto la misura della presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e la sospensione dall'esercizio di pubblici uffici o servizi per un anno. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria anche per Marcello Spatola, Giacomo Marchese, Francesco Trinca, Nunzio Trinca, Davide Madonia. I pm avevano chiesto l'arresto per i 15 indagati coinvolti - oltre ai dipendenti del Policlinico, personale e titolari di agenzie di pompe funebri - accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione e concussione. Il gip ha inoltre disposto il sequestro preventivo di somme per equivalente a carico di Lo Bianco, Gargano, Di Donna e Anselmo. La direzione del Policlinico Paolo Giaccone nei giorni scorsi ha disposto la sospensione cautelativa dei quattro dipendenti in servizio presso la camera mortuaria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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