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Mafia: arrestato un imprenditore, riciclava i soldi del clan

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di 5 persone, 4 in carcere e una ai domiciliari con il braccialetto elettronico, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi, 30 gennaio 2024. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di 5 persone, 4 in carcere e una ai domiciliari con il braccialetto elettronico, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi, 30 gennaio 2024. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
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PALERMO, 10 APR - La Direzione Investigativa Antimafia, su richiesta della Dda guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, ha eseguito la misura della custodia in carcere nei confronti di Giovanni Palazzolo, un imprenditore 68enne ritenuto organico alla famiglia mafiosa di Carini che fa parte del mandamento di San Lorenzo - Tommaso Natale. L'indagine, denominata "Nemesi", durata circa due anni, ha consentito di acquisire, a carico dell'imprenditore che opera nei settori dell'edilizia, della logistica e della ristorazione, gravi indizi di colpevolezza. L'indagato, accusato tra l'altro di associazione mafiosa e riciclaggio, avrebbe partecipato a riunioni strategiche del clan, avrebbe assicurato assistenza al capo mafia allora latitante Salvatore Lo Piccolo, riscosso il denaro frutto delle attività estorsive, reimpiegandolo e riciclandolo, e garantito continui e costanti contatti occulti con l'amministrazione e gli uffici comunale di Carini. A carico di Palazzolo le dichiarazioni di collaboratori di giustizia già in passato ritenuti importanti esponenti della famiglia mafiosa di Carini. Nell'inchiesta spunta anche un luogotenente della Guardia di Finanza. Il sottufficiale è accusato per rivelazione di segreti d'ufficio. Avrebbe rivelato a Palazzolo l'esistenza di un procedimento aperto sulla sua impresa, la Trinacria Immobiliare, a seguito di una richiesta di informazioni avanzata dalle Fiamme di Modena.

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