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Maduro, 'Maradona fu ucciso perché era un'icona ribelle'

epa06745848 Venezuelan President Nicolas Maduro (L) accompanied by the First Lady Cilia Flores (C) fist bumps Argentine former soccer player Diego Maradona (R) during the close of campaign in Caracas, Venezuela, on 17 May 2018. Maduro close his campaign with the promise to solve the economic crisis of the country. The presidential election is set for 20 May. EPA/Cristian Hernandez
epa06745848 Venezuelan President Nicolas Maduro (L) accompanied by the First Lady Cilia Flores (C) fist bumps Argentine former soccer player Diego Maradona (R) during the close of campaign in Caracas, Venezuela, on 17 May 2018. Maduro close his campaign with the promise to solve the economic crisis of the country. The presidential election is set for 20 May. EPA/Cristian Hernandez
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CARACAS, 05 APR - L'ex calciatore argentino Diego Armando Maradona è stato ucciso nell'ambito "di un'operazione per porre fine ai simboli dell'Argentina ribelle". Lo sostiene il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro. "Ho parlato" con Maradona "il giorno del suo 60mo compleanno, poco prima che morisse, e gli dissi di venire in Venezuela perché ero preoccupato dato che persone molto cattive, fasciste, sapevano che lui era la voce della ribellione popolare e diceva quello che nessuno osava dire in Argentina e nel mondo", ha dichiarato Maduro in un'intervista diffusa sui canali ufficiali della presidenza. "Prima hanno distrutto Diego. Poi volevano farla finita con Cristina Kirchner in diretta televisiva. E in seguito, ciò che è andato al potere in Argentina con Javier Milei è il fascismo, il sionismo", ha aggiunto il capo di Stato. "Milei dice che guiderà una crociata affinché il Venezuela venga sanzionato, circondato e sconfitto. Quello che dico io è: guarda quello che è successo a Jair Bolsonaro (ex presidente del Brasile) e Alberto Macri (ex presidente argentino). Chi scherza con il Venezuela finisce male", ha avvertito.

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