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Maduro denuncia l'installazione di basi militari Usa in Guyana

epa11243496 President of Venezuela Nicolas Maduro speaks after making his candidacy official for the presidential elections on July 28, in which he will compete for a third period in power, at the headquarters of the National Electoral Council (CNE) in Caracas, Venezuela, 25 March 2024. The Chavista leader went to the headquarters of the electoral body after participating in a march called by the ruling United Socialist Party of Venezuela (PSUV) in support of his registration, with which he becomes the tenth politician to make his aspiration official, a few hours before the deadline established in the schedule for the presentation of candidatures. EPA/Rayner Pena R.
epa11243496 President of Venezuela Nicolas Maduro speaks after making his candidacy official for the presidential elections on July 28, in which he will compete for a third period in power, at the headquarters of the National Electoral Council (CNE) in Caracas, Venezuela, 25 March 2024. The Chavista leader went to the headquarters of the electoral body after participating in a march called by the ruling United Socialist Party of Venezuela (PSUV) in support of his registration, with which he becomes the tenth politician to make his aspiration official, a few hours before the deadline established in the schedule for the presentation of candidatures. EPA/Rayner Pena R.
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CARACAS, 04 APR - Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno installato basi militari e della Cia nella regione di Essequibo, territorio della Guyana ricco di minerali e giacimenti petroliferi di cui Caracas rivendica la sovranità. "Abbiamo informazioni che nel territorio di Essequibo siano state istallate basi segrete del Comando sud e della Cia per preparare aggressioni contro la popolazione venezuelana", si legge in un comunicato della presidenza. Secondo Maduro l'omologo guianese Irfaan Ali "non governa la zona", amministrata di fatto "dalle forze armate statunitensi". "Non sto esagerando, controllano il congresso, i partiti della maggioranza, il governo e le opposizioni, oltre che la Difesa e le forze di polizia", recita la nota pubblicata in occasione della promulgazione della legge per la difesa di Essequibo, che stabilisce la creazione di uno stato venezuelano di Guyana Esequiba, in vista di una futura annessione. Maduro - che dovrà presentarsi l'8 aprile davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per difendere le proprie tesi sull'Essequibo - ha ribadito di non riconoscere infatti il lodo arbitrale del 1899 che affidava il territorio alla Guyana. La secolare controversia su Essequibo, territorio di circa 160.000 chilometri quadrati riccho di risorse naturali, è peggiorato dopo il governo della Guyana ha effettuato nuove gare per favorire l'estrazione petrolifera nella regione. In risposta Caracas ha rivendicato il territorio, organizzato un referendum popolare e approvato la legge che ne determina l'amministrazione del territorio. I due governi si sono accusati a vicenda di violare gli accordi firmati a San Vicente e Grenadine lo scorso dicembre in cui si sono impegnati a risolvere il conflitto con mezzi pacifici e in rispetto del diritto internazionale.

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