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Maduro accusa gli Usa, 'nei Caraibi un piano di guerra' globale

epa12344133 Venezuelan President Nicolas Maduro speaks during a press conference in Caracas, Venezuela, 01 September 2025. Maduro warned his US counterpart, Donald Trump, that US Secretary of State Marco Rubio wants to 'stain his hands' with 'Venezuelan blood,' accusing the top US diplomat of seeking political change in the Caribbean nation through a 'military threat.' EPA/RONALD PENA
epa12344133 Venezuelan President Nicolas Maduro speaks during a press conference in Caracas, Venezuela, 01 September 2025. Maduro warned his US counterpart, Donald Trump, that US Secretary of State Marco Rubio wants to 'stain his hands' with 'Venezuelan blood,' accusing the top US diplomat of seeking political change in the Caribbean nation through a 'military threat.' EPA/RONALD PENA
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CARACAS, 09 SET - Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha affermato che lo spiegamento di forze navali degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi è parte di un "piano di guerra" organizzato da Washington per "mantenere la propria egemonia politica, economica, culturale e militare" con l'uso della forza. "Abbiamo 1.200 missili puntati alle nostre teste. Nei Caraibi ci sono otto navi da guerra e un sottomarino nucleare. Non si era mai visto nulla del genere dalla crisi missilistica a Cuba nel 1962", ha dichiarato Maduro durante un'intervista al programma condotto dall'ex presidente ecuadoriano Rafael Correa sulla rete russa RT.
 Per gli Stati Uniti l'operazione è parte di una missione antidroga, rivolta soprattutto contro il Cartello de los Soles che - secondo Washington - sarebbe guidato dallo stesso Maduro, su cui hanno fissato una taglia di 50 milioni di dollari. Dal canto suo, il leader chavista sostiene che gli Stati Uniti "cercano altre cose", "prima di tutto il petrolio e il gas". "Il Venezuela ha la principale riserva di petrolio e la quarta riserva di gas al mondo, proprio dove si trova la flotta", ha affermato, ricordando che il Venezuela ospita anche "quella che potrebbe essere la prima riserva d'oro del mondo", così come "30 milioni di ettari di terra agricola coltivabile" e una "grande abbondanza di acqua".

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