Italia e Estero

Entusiasmo evergreen tra un campo e l'altro

Sensibilità che si declina pure sul versante della sostenibilità: sono tanti gli Alpini bresciani giunti a Trento a piedi o in bicicletta
Nel tendone degli alpini di Serle - © www.giornaledibrescia.it
Nel tendone degli alpini di Serle - © www.giornaledibrescia.it
AA

L’alpino, si sa, è green. A parte il fatto che il verde campeggia in labari, gagliardetti e striscioni di tutti i gruppi, è nota la sensibilità delle Penne nere per le tematiche ambientali, come testimonia l’impegno di moltissimi associati all’Ana nella tenuta di boschi e sentieri. Sensibilità che si declina pure sul versante della sostenibilità: sono tanti gli Alpini bresciani giunti a Trento senza l’aiuto del motore, tra camminatori e ciclisti.

Sulla due ruote... a gambe, ad esempio, sono arrivati ieri mattina Fabio Minelli e Lucio Prandini del gruppo di Cortine di Nave, giunti a destinazione in due tappe, la prima conclusa a Storo, ribattezzato punto di... ri-Storo. Ad accoglierli una quindicina di associati, che insieme al loro capogruppo Fausto Minelli attendono a breve l’ultimo ok della Regione per la costruzione della nuova sede: «Il tetto - assicurano - è già pronto da tre anni».

In casa degli Alpini di Coccaglio, invece, mentre fuori dalla palestra loro destinata si prepara un caffè sul fornelletto elettrico e si attende l’arrivo del capogruppo Luciano Massetti, la tematica ambientale è affrontata dal versante delle energie rinnovabili: si discute animatamente, infatti, di centrali a biomasse. Tra gli Alpini di Calcinato, guidati da Umberto Comassi e già in pista in vista della Sezionale dell’Ana Brescia che organizzeranno il 2 e 3 giugno, c’è un camminatore speciale, quel Christian Abate che nello scorso gennaio ha ripercorso a piedi il cammino della Divisione Tridentina, 150 chilometri nel ricordo del prozio Tarcisio, disperso in Russia nel 1943: «Per me è un’Adunata ancora più emozionante».

Per restare in tema di omaggio ai Caduti, Luigi Lecchi ricorda come fu un insegnante di musica di Calcinato, Elia Marini, a scrivere la partitura della canzone della Campana di Rovereto: vinse un concorso teoricamente riservato ai soli residenti del paese trentino partecipando con lo pseudonimo di Edo Mariani. Impegnati nella preparazione della Sezionale, ma in questo caso dell’Ana Monte Suello, sono le Penne nere di Odolo, guidate dal capogruppo Lodovico Gazzaroli e dal segretario Matteo Melzani.

L’appuntamento dell’8, 9 e 10 giugno si avvicina, ma gli odolesi sono comunque presenti in forze all’Adunata nazionale: dei 78 soci alpini (che diventano cento con gli aggregati), a Trento sono circa una trentina. Nutrita anche la partecipazione del gruppo di Serle, guidato da Luigi Tonni: le avanguardie sono arrivate domenica scorsa per preparare l’accampamento, particolarmente accogliente e festoso. Del resto non potrebbe essere diversamente, se a preparare lo spiedo è Angelo ed a guidare i canti è «Micio», alla sua 54ª Adunata, la terza a Trento. Un alpino evergreen.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia