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Dopo quattro giorni di blackout, la posta elettronica di Virgilio e Libero sta ripartendo

I due siti internet hanno avuto un bug di sistema, che è in corso di ripristino. Sui social la rabbia degli utenti
I truffatori operavano via posta elettronica
I truffatori operavano via posta elettronica
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Dopo quattro giorni di blackout, i servizi di posta elettronica di Virgilio e Libero si avviano a ripartire. Italionline, la società che gestisce i due siti internet e i relativi servizi mail, ha infatti annunciato ieri «con sollievo» che «è in corso un progressivo ritorno alla normalità» con l'avvio del «processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail». 

Il sollievo è soprattutto dei titolari delle caselle di posta elettronica che da giorni riversano sui social rabbia e insulti a causa dell'impossibilità di ricevere e spedire mail. Un disagio enorme per tutti coloro che, per motivi di lavoro o esigenze personali, avevano necessità di accedere a uno strumento ormai essenziale nella vita delle persone.

Il ripristino delle caselle «coinvolge» per ora «solo una prima parte della customer base», composta da 9 milioni di utenti, ma «nelle prossime ore, progressivamente - promette Italiaonline - tutte le caselle torneranno pienamente attive». 

Il provider riconosce di aver costretto gli utenti a tempi di attesa «lunghi» ma si giustifica con «l'obiettivo primario» di «tutelare l'integrità dei dati», punto sul quale ieri aveva chiesto rassicurazioni anche il sottosegretario all'Innovazione tecnologica Alessio Butti. «I momenti di down in una tech company possono accadere, il nostro obiettivo ora è essere un provider di posta ancora migliore di prima per tutti gli italiani. Continueremo a comunicare attraverso i nostri touchpoint, fino alla completa risoluzione del problema», spiega l'azienda.

«Completa risoluzione» che, al momento, ancora manca. Molti utenti continuano a lamentarsi di non poter accedere alla propria mail. «Il tuo account non è ancora disponibile, ti chiediamo di pazientare ancora un po'», si legge negli screenshot postati sui social da utenti inviperiti che preannunciano il passaggio ad altri provider. 

Il Movimento di difesa del cittadino chiede a Italiaonline di incontrare «subito le associazioni dei consumatori per indennizzare i clienti» e sollecita il garante della Privacy a verificare «l'integrità dei dati personali dei milioni di utenti coinvolti». «Purtroppo molti utenti continuano a registrare malfunzionamenti», denuncia Udicon che chiede «quali misure le aziende intendono porre in essere per ristorare i consumatori». Italiaonline ha imputato il down a un bug nel sistema operativo di «un'innovativa tecnologia di storage» appena introdotta, che ha compromesso anche «il corretto funzionamento» delle caselle di posta.

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