Italia e Estero

Crisi in Ucraina, truppe russe ritirate dai confini

Primo segnale (timido) di de-escalation dopo l'apertura di Putin alle trattative con i Paesi della Nato
  • Crisi Ucraina, unità militari Usa e tedesche ridiscolate in Polonia e Lituania
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Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

«Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi», ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa. «Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti», aggiunge Mosca.

Segnali di de-escalation

Un primo concreto segnale di de-escalation, dopo che Putin ha aperto al dialogo, alla luce delle dichiarazioni del Cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo cui l'ingresso dell'Ucraina nella Nato attualmente «non è in agenda». Proprio il leader russo e il premier tedesco si incontreranno quest'oggi.

Il tutto mentre gli Usa trasferiscono l'ambasciata da Kiev a Leopoli e i venti di guerra sembrano soffiare impetuosi da Est, con le truppe del Cremlino segnalate in movimento con assetto da attacco dagli osservatori americani citati dal segretario di Stato Blinken.

Di Maio a Mosca

E oggi toccherà al ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, proseguire l'opera di diplomazia avviata nelle ultime settimane dai frenetici contatti tenuti da Macron, Scholz e lo stesso Draghi con Putin, nel comune intento di far desistere il Cremlino dall'intenzione di attaccare l'Ucraina. Il tutto mentre Israele chiede ai suoi cittadini di lasciare il Paese e il Canada invia forniture militari a Kiev, suscitando le ire di Mosca. 

«Il Ministro Di Maio ribadirà il pieno sostegno dell'Italia alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina, in stretto coordinamento con i partner Ue e alleati Nato. Al contempo, il
Ministro Di Maio confermerà il convinto appoggio italiano a ogni sforzo negoziale, anche nel quadro degli Accordi di Minsk e del Formato Normandia, al fine di preservare la stabilità e giungere ad una composizione pacifica e duratura del confronto in corso».

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La replica russa

«La preparazione delle risposte della Russia alle proposte degli Stati Uniti e della Nato sulle garanzie di sicurezza è nella sua fase finale», dopo che «l'intera cronologia degli eventi» è stata riferita ieri dal ministro degli Esteri Serghei Lavrov nel colloquio con il presidente Vladimir Putin. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dalla Tass. La portavoce russa è poi tornata a parlare delle trattative sull'attuazione degli accordi di Minsk, affermando che «non c'è alcuna precondizione russa a parte il rispetto del documento come è scritto, punto per punto» e accusando l'Ucraina di mancanza di «forza e coraggio per dire che non è più impegnata» al rispetto dell'intesa.

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