Italia e Estero

Covid, Zangrillo: «La Lombardia poteva fare meglio»

«L'unico presidente che ha saputo governare questo fenomeno è stato Zaia perché probabilmente aveva le mani molto libere»
Terapia intensiva - © www.giornaledibrescia.it
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«Una valutazione in campo sanitario della giunta lombarda di Fontana? Potevano fare meglio, ma per prendere decisioni ci vogliono mani libere»: così Alberto Zangrillo, primario del reparto Anestesia e rianimazione del San Raffaele di Milano, durante la registrazione de «La Confessione», il programma condotto sul Nove da Peter Gomez, che andrà in onda stasera.

«L'unico presidente che ha saputo governare questo fenomeno è stato Zaia perché probabilmente aveva le mani molto libere - ha spiegato Zangrillo, che ha annunciato che sarà la sua ultima apparizione in tv -. Quello che io noto è che in Italia ci si perde quando c'è la necessità di dover ricondurre tutti a un equilibrio che è più su base politica che su base sostanziale. Devi avere il coraggio di dire come ho fatto io, che infatti non vado in politica: 'La linea è quella, l'obiettivo è quello, i rischi che corro per arrivare là sono quelli che si frantumi una coalizione politica? Io corro il rischio di frantumare una coalizione politicà. Però voglio essere ricordato per essere quello che ha ottenuto l'obiettivo e ha fatto di tutto per arrivare a perseguirlo».

Zangrillo promuove la gestione dell'epidemia del governo. «Giuseppe Conte sta ben figurando? In questo momento è l'unica persona in grado di garantire tutti noi, quindi il mio giudizio nei suoi confronti è assolutamente positivo». Per l'esperto infine è stato un errore riaprire le discoteche la scorsa estate. «Sono convinto che aprire le discoteche sia stato uno sbaglio, però andare a sostenere che il seme di partenza sia stato quello del Billionaire è quantomeno pretestuoso».

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