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Coronavirus, Conte: «In due settimane somme sui conti correnti»

Il premier è intervenuto sui diversi punti contenuti nel Dpcm del 3 novembre. Oggi in Consiglio dei ministri un decreto per i Ristori bis
Il premier Conte - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il premier Conte - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Con le misure che abbiamo introdotto, con questo piano che stiamo perseguendo, confidiamo che le restrizioni siano limitate a qualche settimana. Se riusciamo a contenere il contagio possiamo affrontare le settimane che ci aspettano con un margine di serenità. Non ho mai detto che a Natale festeggeremo, brinderemo, ci abbracceremo tutti, però far ripartire i consumi sotto Natale credo sarebbe molto più utile per l'intera economia nazionale, per tutti». Lo ha affermato il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, intervistato in videocollegamento al Food Festival del Corriere della Sera «Cibo a regola d'arte 2020».

«Vogliamo che questa limitazione sia quanto più contenuta possibile nello spazio temporale, ecco perché siamo intervenuti adesso. Anche perché altrimenti questo treno ci arriverebbe addosso, le conseguenze economiche sarebbero ben peggiori. I danni sarebbero molto più elevati e prolungati».

«Oggi assistiamo a ulteriori riduttori di velocità. Abbiamo un treno che sta correndo, il virus, e che abbiamo provato già a fermare. Oggi non stiamo dando schiaffi a nessuno. Non c'è dietro una deliberata volontà di penalizzare aree a discapito di altre» ha poi aggiunto il premier.

«Oggi - ha spiegato - non è una giornata felice in particolare per molte aree, non parliamo solo di Milano ma anche di Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Calabria. Ci sono cittadini costretti a un nuovo regime più restrittivo e abbastanza penalizzante perché sono misure che limitano la circolazione e rischiano di deprimere tanti ristoratori, esercenti, attività commerciali e operatori economici».

«Oggi entriamo in Consiglio dei ministri con un decreto Ristori bis, ci siamo resi conto - ha continuato - che i ristori già liquidati, i contributi a fondo perduto erano modesti, li abbiamo moltiplicati. Serve liquidità, ce ne rendiamo perfettamente conto. Chi ha già ricevuto dei contributi, li può raddoppiare. Faccio un esempio: un piccolo ristorante che nel precedente lockdown aveva ricevuto 2600 euro va a prendere 5200. Abbiamo moltiplicato i contributi a fondo perduto e rispetto alle nostre deliberazioni bastano all'agenzia delle Entrate un paio di settimane per accreditare i fondi sui conti correnti». 

Conte ha anche parlato del «credito d'imposta al 60% per gli affitti di ottobre, novembre e dicembre. Poi ancora - ha aggiunto - la sospensione dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti». «Lo Stato è un'azienda - ha evidenziato - che riceve entrate e, in quanto ci sono flussi di cassa, può alimentare uscite. Abbiamo fatto uno scostamento di cento miliardi, siamo andati in deficit per la tenuta sociale ed economica del Paese. Se abbiamo avuto una performance nel terzo trimestre così significativa è perché abbiamo fatto questa scelta».

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