Italia e Estero

Bloccati in Africa due reporter di 7milamiglialontano

Il bresciano Checchi: «Stiamo bene, siamo preoccupati per voi»
Gianluca Checchi e Cristian Leone - © www.giornaledibrescia.it
Gianluca Checchi e Cristian Leone - © www.giornaledibrescia.it
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«Come va qui? Certo, non è facile essere bloccati. Ma siamo più preoccupati per voi lì, che state affrontando questa situazione». A parlare in videochiamata su Whatsapp direttamente da un villaggio in Zambia è Gianluca Checchi, fotoreporter bresciano dell'associazione 7milamiglialontano, nonché dell'agenzia New Reporter che copre i servizi per sport e spettacoli del Giornale di Brescia. 

«Ci hanno cancellato il volo di ritorno in Italia, che sarebbe dovuto partire il 2 aprile» racconta Gianluca. E quindi? «Quindi restiamo qui, finché non ci saranno indicazioni diverse. Siamo in contatto con l'ambasciata italiana, che ci tiene informati anche su tutte le questioni sanitarie. Per il momento il coronavirus qui non è arrivato. Ma il nostro pensiero va continuamente a voi che siete a casa». Gianluca e Cristian Leone, bellunese e volontario di 7MML, sono partiti prima che scoppiasse l'emergenza sanitaria in Italia. La loro prima meta, Kariba, avrebbe dovuto segnare la partenza del secondo anno di viaggio di H2O Planet, il progetto lanciato un anno fa dall'associazione bresciana, che prevede sette viaggi per il mondo in sette anni per documentare l'inquinamento delle acque di tutto il Pianeta. I due fotografi formano insieme il team podisti e la loro idea era quella di attraversare a piedi lo Zambia fino ad arrivare in Namibia, seguiti a ruota dagli altri team. Tutto saltato, o rimandato, per ora, in attesa degli sviluppi. 

«A dirla tutta noi siamo contenti di essere in Africa ora, contando poi che a casa non potremmo comunque lavorare. In più stiamo vedendo posti incredibili, come le cascate Vittoria (le foto spettacolari sono pubblicate ogni giorno su Facebook e Instagram di 7MML, ndr) e tutta la natura straordinaria che c'è qui». In questo momento Gianluca e Cristian si trovano ospiti di un pescatore locale, Richard, che fa loro da guida. «Sono tutti molto accoglienti. Si fatica a camminare per il caldo, e trovare l'acqua non è semplice. Ma per fortuna troviamo sempre qualcuno che ci ospita e ci lascia storie memorabili».
 

E da casa che notizie arrivano? «Mia sorella racconta che l'unico suono in tutta Brescia è quello delle ambulanze - dice Gianluca -. È angosciante, e ovviamente non viaggiamo più spensierati come all'inizio». Anche per Cristian non è semplice: «A Belluno ho due bimbi e sono preoccupato per loro». Intanto però il progetto di 7milamiglialontano prosegue. Come ogni anno, i viaggi serviranno a sostenere un'iniziativa solidale nel mondo: per l'Africa, si stanno raccogliendo fondi per progetti specifici di 6 associazioni diverse (si può effettuare una donazione sul sito di 7MML, dove è disponibile l'elenco degli enti: www.7milamiglialontano.com

Il viaggio di Gianluca e Cristian sta sostenendo Celim, onlus milanese che opera nei distretti di Mongu e Limulunga, tra i più poveri dello Zambia: qui sarà realizzato un progetto di agricoltura a basso impatto, anche per combattere la deforestazione massiva di cui le zone sono vittime. 

 

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