Italia e Estero

Appello Msf, 'ricongiungere le famiglie spezzate dai libici'

L'arrivo a.ponte Doria nel porto di Genova della Geo Barents, la nave di medici senza frontiere con 165 migranti salvati nel Mediterraneo, dopo la sosta a Lampedusa per sbarcare undici salme recuperate in mare. Genova, 11 giugno 2024. ANSA/LUCA ZENNARO ZENNARO
L'arrivo a.ponte Doria nel porto di Genova della Geo Barents, la nave di medici senza frontiere con 165 migranti salvati nel Mediterraneo, dopo la sosta a Lampedusa per sbarcare undici salme recuperate in mare. Genova, 11 giugno 2024. ANSA/LUCA ZENNARO ZENNARO
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ROMA, 29 NOV - Un appello a tutte le autorità a ricongiungere le famiglie di migranti spezzate ieri durante un intervento di soccorso nel Mediterraneo della nave Geo Barents è stato lanciato da Medici senza frontiere. Una motovedetta ha recuperato e riportato in Libia donne e bambini che si trovavano su un gommone in difficoltà mentre una settantina di uomini e minori finiti in mare sono stati recuperati dalla Geo Barents. "Ieri - spiega Mara Eliana Tunno, psicologa di bordo - si è verificato un evento tragico. Molte persone che si trovavano su un gommone sovraffollato e sgonfio sono state minacciate da persone armate che hanno anche sparato: 70 uomini e ragazzi sono finiti in mare, separati da mogli e figli portati via. Abbiamo a bordo persone disperate e sotto shock che ci chiedono di essere ricongiunti con le loro famiglie. Ci raccontano di aver subito violenze, torture e abusi in Libia. Un uomo voleva buttarsi a mare per recuperare sua moglie e i figli di 4 mesi e 10 anni". Le autorità italiane hanno assegnato Crotone come porto di sbarco per la nave. L'arrivo è previsto per domani pomeriggio

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