Amianto in Aeronautica, Ministero condannato per morte militare

PALERMO, 21 NOV - È diventata definitiva la sentenza del Tribunale di Palermo che ha condannato il Ministero della difesa per la morte di B.B., macchinista ed elicotterista dell'Aeronautica militare, originario di Comiso (Ragusa), deceduto nel 2019 a causa di un carcinoma renale provocato dall'esposizione ad amianto durante gli anni di servizio. Ne dà notizia l'Osservatorio nazionale amianto, presieduto da Ezio Bonanni. Il giudice ha riconosciuto che l'esposizione prolungata del militare a fibre di amianto e ad altre sostanze tossiche - tra cui idrocarburi, solventi clorurati, campi elettromagnetici, radiazioni e uranio impoverito - è stata determinante nell'insorgenza della malattia e nella sua morte, avvenuta a 60 anni. B.B. si era arruolato a 19 anni e per quasi trent'anni ha avuto ruoli tecnici, operativi e di elicotterista. Una parte centrale della sua carriera si è svolta all'aeroporto militare di Trapani Birgi, nella manutenzione dei motori, nelle attività tecniche e nelle operazioni di volo. La sua esposizione all'amianto era stata già riconosciuta dal Ministero come "dipendente da causa di servizio". Il Tribunale ha stabilito che la Difesa non ha adottato le misure necessarie per proteggere il personale, nonostante già dagli anni '80 esistessero normative europee e standard di sicurezza specifici. Alla moglie, M.C., e ai due figli F. B.e A.B. è stato riconosciuto un risarcimento complessivo superiore ai 900.000 euro, cui seguirà una distinta liquidazione per i danni subiti direttamente dal militare. "Questa sentenza - dice Bonanni - è una svolta: il Tribunale di Palermo ha riconosciuto che la morte di B.B. non è stata una fatalità, ma il risultato della mancata protezione del personale militare dall'amianto e da sostanze altamente cancerogene. È un principio fondamentale: chi serve lo Stato deve essere tutelato".
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