Garda

Ardigò, tre anni all'ex sindaco di Tremosine

Colpevole di abuso d'ufficio e falso ideologico. E condannato a 3 anni e 2 mesi. Così l'ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò
Ardigò, tre anni all'ex sindaco di Tremosine
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Il 12 maggio del 2010 finì agli arresti domiciliari. Oggi è stato condannato. Pena di tre anni e due mesi per l’ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò, ritenuto colpevole dal Tribunale di Brescia di abuso d’ufficio e falso ideologico. Unici capi d’accusa ancora attuali dei 54 contestati il giorno dell’arresto quando venne accusato anche di peculato.

Assolto con formula piena il tecnico comunale Luigi Danieli, prosciolto per prescrizione invece l’imprenditore Alessandro Ariasi, mentre un altro imprenditore Gianmarco Pelizzari è stato condannato a sei mesi con pena sospesa.

Erano stati tutti coinvolti nell’inchiesta sui lavori commissionati dalla Comunità montana dell’Alto Garda, di cui Ardigò all’epoca dei fatti era responsabile dell’ufficio tecnico.

Per i magistrati Ardigò aveva risparmiato materiale nell’esecuzione di alcune opere ma anche rilasciato certificati di conformità di lavori mai verificati. Per l’ex sindaco di Tremosine, dopo quattro processi conclusi con l’assoluzione, si tratta della seconda condanna dopo quella di due anni e due mesi per aver fatto bonificare a spese della collettività alcuni uffici comunali dalla presenza di cimici e microspie.

Ma Ardigò dovrà tornare a Palazzo di giustizia a breve: tre infatti i processi ancora in corso a suo carico. “E’ una persecuzione” dice Ardigò. “Anche la condanna di oggi è solo per farmi del male”.

 

 

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