In poche parole

Quanti sono i pacifismi italiani

Non è mai stato così multiforme il pacifismo. Neppure nel ’68, neppure negli anni ’90. Sulla bocca di tutti, ricercato da tanti, motivo di rottura nei partiti, oggetto di scontro nei salotti
Una bandiera della pace
Una bandiera della pace
AA

Non è mai stato così multiforme il pacifismo. Neppure nel ’68, neppure negli anni ’90. Sulla bocca di tutti, ricercato da tanti, motivo di rottura nei partiti, oggetto di scontro nei salotti. Ad aver colpito gli opinionisti e ad aver scatenato anche una certa ilarità è il «pacifismo in retromarcia» di Giuseppe Conte e di Matteo Salvini, rei di essersi eletti a paladini della pace proprio nel momento in cui l’Europa è chiamata a una svolta epocale sulla difesa, dopo aver firmato accordi per l’aumento delle spese militari (il primo) e aver costruito la carriera politica tra slogan muscolari (il secondo).

Siamo lontani dal pacifismo concreto di Alex Langer e anche da quello istituzionale che decenni fa ha trovato a Brescia terreno fertile e che qui è diventata tradizione grazie a realtà come Mani tese, Pax Christi, Missione oggi e Acli. Stavolta sembra essere tutta questione di politica interna. Nonviolenza o armamenti al servizio della pace? Riarmo come scintilla o come deterrenza? Protezione o provocazione? Difesa o attacco? In fondo il dibattito attuale si muove tutto intorno a questi poli opposti. Anche nello stomaco del Pd, dove adesso gorgogliano le diverse anime. Ma possono davvero esistere diversi pacifismi? Un interrogativo tra tanti. Ma forse la matassa da sbrogliare sta tutta lì.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.