In poche parole

L’Otelli che chiude è un campanello d’allarme per lo sport dilettantistico

La Riforma che regolamenta il settore ha introdotto una serie di norme burocratiche e fiscali che mettono in difficoltà le società sportive
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La chiusura del team Juniores bresciano denominato Aspiratori Otelli con sede a Sarezzo, da oltre trent’anni un punto di riferimento nel panorama del ciclismo giovanile, deve suonare come un campanello d’allarme per il mondo sportivo dilettantistico.

All’origine della chiusura del team infatti sono gli effetti prodotti dalla cosiddetta Riforma dello sport che ha voluto regolamentare il settore con una serie di norme burocratiche, ma soprattutto fiscali, che stanno mettendo in difficoltà le società sportive dilettantistiche.

Il vivaio dell'Otelli nel 2024
Il vivaio dell'Otelli nel 2024

Lo sport non professionistico – va ricordato – vive essenzialmente, almeno finora, su due elementi portanti: la passione e il volontariato. Se la prima contagia sempre meno i giovani e il ricambio generazionale nei promotori di eventi sportivi risulta quantomeno più difficile, la figura del volontario che si sosteneva sotto forma di rimborso spese oggi è praticamente impossibile.

Le tasse sui premi in denaro con obbligo di emettere un F24 persino per un premio di 5 euro gli esordienti (di 13-14 anni!) in nome di una tracciabilità dei compensi, risulta una delle storture del sistema Italia che cerca di imporre regole alle grandi società e finisce per mortificare i piccoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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@Domenica

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