Staminali, riprende al Civile la cura di Celeste

La bambina veneziana di due anni ha ripreso la terapia, mentre gli altri pazienti attendono il pronunciamento del Tar.
Staminali: Celestre riprende le cure al Civile
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E' ripresa venerdì la terapia della piccola Celeste: la bambina veneziana di due anni è seguita al Civile con una «cura compassionevole» che utilizza le staminali della madre elaborate dal centro della Stamina foundation, chiuso a maggio da un provvedimento dell'Aifa.
A confermarlo è stato lo stesso direttore generale dell'ospedale cittadino, Cornelio Coppini, che mercoledì ha ricevuto e dato attuazione ad un provvedimento del Tribunale di Venezia, al quale i genitori della piccola Celeste si erano rivolti per chiedere la continuazione della terapia. La direzione del Civile ha quindi chiesto ai tecnici e al personale medico che seguiva il caso della piccola Celeste di rientrare al lavoro.

Il centro della Stamina, però, riprende la sua attività esclusivamente per le cure necessarie alla bambina veneziana. «Il provvedimento del giudice che abbiamo ricevuto - conferma Coppini - si riferisce solo al caso della piccola Celeste. Per quanto riguarda gli altri pazienti seguiti con cure compassionevoli, una dozzina in tutto, il laboratorio rimane chiuso. Su questo fronte siamo in attesa di conoscere l'opinione del Tar di Brescia, al quale come Ospedale Civile ci siamo rivolti per chiedere la sospensione del provvedimento dell'Aifa che a maggio aveva stabilito l'interruzione dell'attività. Noi restiamo convinti di aver agito correttamente e nel rispetto della normativa». L'udienza è fissata al 4 settembre.

È andata comunque bene la giornata di ritorno alle terapie con le staminali per la piccola Celeste. A riferirlo il padre della bambina, Giampaolo Carrer. «Non vogliamo fare polemiche - spiega in merito alla querelle giudiziaria che si è aperta sulla vicenda - c’è un tribunale che sta decidendo, oggi siamo qua per Celeste. È andato tutto bene come al solito, lei è tranquilla, è la cosa più importante. C’era emozione, preoccupazione, tensione, ma ci hanno accolto come sempre nel migliore dei modi, anzi ancora meglio del solito».

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