Stamina, Lorenzin: «Un decreto sarebbe a perdere»

Così il ministro della salute oggi a Brescia. Il direttore del Civile, Belleri: «Faremo ricorso contro sentenza L'Aquila»
Stamina, nessun decreto
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«La mia opinione la conoscono veramente tutti e mi sento molto vicina ai medici: questa è una questione che è nata in Parlamento e probabilmente finirà in Parlamento». Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sulla richiesta di un provvedimento del governo che blocchi i trattamenti Stamina in attesa della pronuncia del Comitato scientifico ministeriale, avanzata dall’Ordine dei medici di Brescia. Lorenzin ha ribadito che si dovrà attendere una decisione, «in questo caso dal Parlamento».

Il ministro della salute ha trascorso la giornata a Brescia per siglare l’ accordo Health&Wealth tra ministero e Università degli Studi di Brescia per promuovere progetti di ricerca e sviluppo orientati al tema della salute e del benessere delle persone nell’ambiente. Prima della firma il ministro ha visitato l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna con sede in città.

«Il secondo Comitato sta lavorando, nel frattempo a Brescia sono arrivate altre ordinanze sporadiche dei giudici e ora abbiamo avuto anche un’innovazione della giurisprudenza. So che in parlamento c’è fermento su questa vicenda e che in questi giorni vari parlamentari hanno espresso opinioni rispetto alla necessità di rivedere il dibattito parlamentare sulla questione. C’è stata anche l’indagine conoscitiva», ha detto ancora il ministro della salute. «Credo - ha continuato - che il parlamento si stia occupando molto della vicenda Stamina da vari punti di vista. Il Comitato se ne sta occupando sul fronte tecnico scientifico, la Procura di Torino da quello penale. Credo che alla fine arriveremo ad un epilogo».

A chi le ha chiesto un parere sulla richiesta di fermare i trattamenti Stamina in attesa del Comitato scientifico giuntale dall’Ordine dei medici di Brescia, la Lorenzin ha risposto che «sarebbe un decreto a perdere: io non escludo nulla, stiamo prendendo tutte le valutazioni che riteniamo più opportune, ma ritengo di dover distinguere quello che sta accadendo qui dal lavoro del Comitato tecnico scientifico dal quale attendo un responso e al quale mi atterrò». «Io sono il ministro di un governo - ha aggiunto il ministro - quindi sono interventi che devono passare dal consiglio dei ministri, che vanno con decreto ma sapete bene che un decreto di questo tipo è molto difficile anche per i tempi. E non bloccherebbe, tra l’altro, l’azione dei giudici».

Intanto il direttore generale degli Spedali civili, Ezio Belleri, ha annunciato: «Abbiamo deciso di presentare ricorso contro l’ordinanza del tribunale di L’Aquila che ha imposto le cure con cellule staminali affidandole alla biologa Erica Molino ». La decisione è stata presa dopo aver parlato con il Ministro della Salute Lorenzin, in vista a Brescia. «Presentiamo ricorso perché l’ordinanza contiene una serie di elementi che meritano chiarimenti perché mette l’azienda in difficoltà dal punto di vista normativo e giuridico».

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