Fondi per attentati: preso imam attivo anche a Brescia

Anche Brescia nella vasta operazione antiterrorismo della Polizia nei confronti di un'organizzazione terroristica affiliata ad Al Qaeda
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C'è anche Brescia coinvolta nella vasta operazione antiterrorismo della Polizia nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione terroristica internazionale affiliata ad Al Qaeda.

L'organizzazione criminale aveva a disposizione armi in abbondanza e numerosi fedeli che erano disposti a compiere atti di terrorismo in Pakistan ed Afghanistan, per poi rientrare in Italia.

 Il ruolo principale era svolto da un dirigente del movimento pietistico Tabligh Eddawa (Società della Propaganda), il quale, forte della sua autorità religiosa di imam, e formatore coranico, operante tra Brescia e Bergamo, stimolava la raccolta di fondi, presso le comunità pakistano- afghane, radicate nel territorio italiano.

Dall'indagine sono emerse intercettazioni dalle quali risulta che due membri dell'organizzazione hanno fatto parte della rete di fiancheggiatori che in Pakistan proteggevano lo sceicco Osama Bin Laden. L'attività investigativa della Polizia ha permesso di riscontrare come l'organizzazione provvedeva ad alimentare la rete criminale destinando una parte del proprio impegno al fenomeno dell'introduzione illegale sul territorio nazionale di cittadini pakistani o afghani che in taluni casi venivano anche destinati verso alcuni paesi del nord Europa.

I fondi venivano inviati in Pakistan mediante membri dell'organizzazione che aggiravano i sistemi di controllo sull'esportazione doganale di denaro. 

La base operativa del network terroristico si trovava in Sardegna. L'indagine, diretta dalla Procura Distrettuale di Cagliari e coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo (S.C.A.) della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, sta coinvolgendo le Digos di sette province italiane.

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