Bigio, per Gitti giusto il ritorno in piazza

Sul dibattito in merito alla ricollocazione della statua del Dazzi si esprime l'onorevole bresciano di Per l'Italia
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l Bigio dovrebbe tornare in piazza Vittoria perché «sarebbe corretto dal punto di vista filologico e culturale». È la posizione di un gruppo di cittadini di cui fanno parte anche l’onorevole bresciano di Per l’Italia, Gregorio Gitti e la gallerista Chiara Fasser, sul dibattito in merito alla ricollocazione della statua del Dazzi che per mesi ha tenuto banco in città.

«È un contributo - precisa Gitti - che come cittadini diamo alla discussione. Non vogliamo certo dire alla Giunta Del Bono cosa deve fare ma riteniamo, con un lettura prettamente artistica, che il ripristino della statua rientrerebbe in una visione filologicamente corretta di quello spazio». Ma aggiunge Gitti : «La politica deve decidere. Chi guida la città deve assumersi la responsabilità di una scelta che è urbanistica e culturale. Chiudendo un periodo di contrapposizioni sterili».

L’opzione di una commissione di esperti e di un concorso di idee per valutare e raccogliere proposte per piazza Vittoria li vede concordi. «Credo che siano scelte opportune - ha osservato Gitti -: quello che mi interessa è che la commissione sia composta da esperti indipendenti. E che non si limiti alla riflessione su Bigio sì, Bigio no. Potrebbe anche elaborare un progetto più ampio per la piazza immaginata come luogo che racconti il Novecento in tutti i suoi aspetti e le sue contraddizioni. Penso ad esempio che in altro punto della piazza rispetto a quello in cui eventualmente verrebbe collocato il Bigio, potrebbe trovare posto anche una testimonianza in memoria di tutti coloro che caddero per difendere la libertà».

Aggiunge la Fasser: «Siamo a favore del ricollocamento di un’opera che era parte integrante della piazza per come fu concepita. È un’opinione fondata su un ragionamento di correttezza culturale e filologica». Giosi Archetti, presidente dell’Associazione Amici del Fai, ribadisce che il Fondo Ambiente Italiano è per «il ritorno del Bigio. Una valutazione prettamente culturale che ha nulla a che vedere con la politica». 

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