Aeroporto di Montichiari: Orio in campo per la gestione

Da Sacbo via libera alla trattativa con Verona sul rilancio dello scalo di Montichiari
L'aeroporto fantasma di Montichiari
L'aeroporto fantasma di Montichiari
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Le grandi manovre delle scorse settimane si sono trasformate in un atto formale. Il rinnovato Consiglio di amministrazione di Sacbo, la società bergamasca che regge le redini dell’aeroporto di Orio al Serio, è uscito allo scoperto, dando ufficialmente il via libera ad una trattativa per una gestione congiunta del D'Annunzio, lo scalo di Montichiari. Una trattativa che coinvolge la Catullo e il suo socio di riferimento, la veneziana Save.
 
Ieri il presidente della società bergamasca, Miro Radici, ha ricevuto dal Cda il mandato di firmare una lettera di intenti con la veronese Catullo per avviare un negoziato sulla gestione dello scalo bresciano, di cui la società scaligera detiene la concessione.
 
Apparentemente esclusa dalla partita, Brescia attende e osserva. E il presidente dell’Abem (Aeroporto Brescia e Montichiari), Giuliano Campana, afferma: «Se ci saranno le condizioni, siamo pronti a fare la nostra parte». Il futuro di Montichiari potrebbe dunque rimettersi in moto.

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