A2A: «Più territorio e meno finanza»

Il presidente Giovanni Valotti ha anticipato in parte i contenuti del piano industriale del Gruppo
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«Meno finanza e più industria». Questa sarà in futuro A2A. Lo ha annunciato il presidente del Gruppo, Giovanni Valotti, anticipando in parte i contenuti del piano industriale del Gruppo nato dalla fusione, nel 2008, della bresciana Asm e della milanese Aem, che sarà illustrato ai primi di marzo.
 
«Vogliamo un’azienda che, come faceva un tempo Asm, sappia ascoltare la voce del territorio per decidere su cosa investire. Un esempio del nuovo corso è il progetto di abbattimento del cromo esavalente nell’acquedotto di Brescia nato da una forte pressione da parte della popolazione e in accordo con la Loggia».
 
Il sindaco Emilio Del Bono: «Si possono perseguire economie di scala senza rinnegare le proprie radici che sono, nel caso di A2A, di indirizzo di investimenti sul territorio. Una politica industriale di grande attenzione al consumatore finale che sarà sostenuta e garantita da azionisti come il Comune di Brescia. Insieme, stiamo lavorando per far nascere il gestore unico dell’acqua».
 
I dettagli in due pagine all’interno del Giornale di Brescia in edicola oggi, venerdì 16 gennaio. Qui si può scaricare la versione digitale. 

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