Gruppo Bonomi: «L’utilizzo del dato sta migliorando le nostre strategie»

Una riduzione significativa nei tempi di monitoraggio ed una storicizzazione più efficace dei dati produttivi, nonché in ultima analisi un miglior controllo sugli indici di produttività. I risultati raggiunti da Rubinetterie Bresciane Bonomi con l’applicazione del Mes (Manufacturing execution systems) di Lutech Stain sono concreti e, nell’ambito dell’Open house svoltosi nella sede di Gussago, è stato possibile «toccarli con mano» durante il plant tour nel cuore dei reparti produttivi.

Il gruppo

Rubinetterie Bresciane, specializzata in valvole a sfera, a farfalla e raccordi in ottone e acciaio, è l’azienda più antica (fondata nel 1901) del Gruppo Bonomi, che comprende 9 aziende, 13 stabilimenti produttivi, 450 centri di lavoro e oltre 350.000 referenze prodotto, con 70.000 prodotti finiti distribuiti a una clientela globale di 20.000 clienti e supportati da 5.000 fornitori. Negli ultimi anni, ha registrato una crescita significativa in termini di fatturato e personale, accelerata da una strategia di digitalizzazione avviata nel 2016.

L’integrazione del Mes (la scelta sulla realtà di Lutech Stain è caduta in quanto leader riconosciuto nel settore) è stata avviata nel 2021 in vari stabilimenti del gruppo, tra cui appunto Rubinetterie Bresciane, Ghibson, Chibro e altri siti a Lumezzane e Bordolano. «Rappresenta – hanno rilevato Giovanni Mazza e Enrico Migliorati, manager di Bonomi Group - una componente strategica: tra gli obiettivi posti l'ottimizzazione delle funzionalità, l'accessibilità migliorata, la standardizzazione tra i vari plant e l'integrazione con il nuovo Erp Sap S/4».

Importanza dei dati

L’esperienza di Rubinetterie Bresciane, osserva Claudio Morbi, ceo di Lutech Stain, dimostra che la tecnologia, combinata con una gestione efficace del cambiamento, può sensibilizzare il personale verso l'importanza di indicatori di prestazione verificabili e misurabili. «Roadmap ben definita, chiara metodologia e coinvolgimento di tutti gli operatori sono stati essenziali. Così come avere un forte commitment da parte della dirigenza aziendale, qual è il caso di RBB».

Intelligenza artificiale

Cruciale, specie nel comparto manifatturiero, il ruolo dell'intelligenza artificiale. «Uno dei nostri punti di forza – osserva Manfredo D’Alessandro Caprice di Lutech – è la capacità di interagire con gli operatori nel momento della raccolta dati. Il Mes fornisce una visione precisa della produzione attuale, fungendo da base ideale su cui poi costruirei infiniti step di tecnologia e elaborazione di dati, anche in ottica di simulazione e digital twin».

Lo stesso Mario Bonomi, general manager plumbing division del Gruppo Bonomi, sottolinea come la tempestività nella raccolta e nell'elaborazione dei dati sia cruciale: «Solo raccogliendo informazioni direttamente in produzione e rielaborandole rapidamente, i dati possono diventare un valore aggiunto e contribuire al miglioramento. La difficoltà maggiore, quando si cresce rapidamente, è riuscire a trasmettere la cultura del dato».

Il manager bresciano mette in primo piano la trasparenza e il coinvolgimento di tutti gli operatori: «Le persone sanno che raccogliere i dati con il Mes non è una “caccia all'uomo”, ma un percorso verso il miglioramento: circolo virtuoso che parte dalla raccolta dei dati e porta al riconoscimento di un premio di risultato».

La società affronta anche i temi della sostenibilità e dell’efficientamento, con la realizzazione a partire dal 2011 di impianti fotovoltaici. Quanto a Transizione 5.0, la troppa complessità delle procedure rischia di vanificare, sottolinea Bonomi, le opportunità offerte dal piano. Tra gli obiettivi futuri del gruppo, figurano l'integrazione della reportistica direttamente nel Mes Stain e nell'Erp Sap, l'utilizzo del sofware per la manutenzione predittiva e la raccolta di nuovi dati dalle macchine, quali pressioni e temperature.​​​​​