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Un'azienda su due ha investito in digitale, nonostante il Covid

Chimica-farmaceutica e sistema casa sono i settori con la maggiore spinta nelle innovazioni tecnologiche
La pandemia pare non aver arrestato gli investimenti digital nelle Pmi
La pandemia pare non aver arrestato gli investimenti digital nelle Pmi
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Il Covid-19 non ha bloccato gli investimenti digitali delle piccole e medie imprese: nel biennio 2020-21 un'azienda su due ha adottato almeno una nuova tecnologia. Chimica-farmaceutica e sistema casa sono i settori con la maggiore spinta negli investimenti tecnologici, rispettivamente con il 76% e 63% delle imprese che hanno introdotto un'innovazione. Segue la tecnologia a quota 60%.

È quanto emerge da un'indagine dell'osservatorio Market watch Pmi di Banca Ifis, realizzata insieme a Format research su un campione rappresentativo di 1.800 imprese italiane. Una dinamica in crescita: la stima è di un aumento del 6% delle Pmi che investiranno entro il 2023.

Quanto agli utilizzi salgono sul podio: dotazione di macchinari (54%), formazione per aumentare le competenze del personale (38%), infrastruttura digitale (26%). Nel prossimo biennio le aree in cui le aziende prevedono di investire maggiormente sono la digitalizzazione dei processi (34%) e la sostenibilità (32%).

 

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