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Tasse sull’auto: 11 miliardi in fumo, ma si punta sui bonus

Il pacchetto di incentivi recentemente approvati favorisce rottamazioni e nuove immatricolazioni
I bonus si trasformano in forti sconti
I bonus si trasformano in forti sconti
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Undici miliardi in meno. Questa è la perdita che l’Erario calcola per le minori vendite di auto nel 2020. Le entrate non dovrebbero essere superiori ai 65 miliardi a fronte di una media che nel 2018 e 2019 si era attestata attorno ai 76 miliardi Il comparto. È quasi inutile ripeterlo, ma soprattutto in Italia e non solo, la filiera legata a produzione e commercializzazione delle automobili dà vita ad un formidabile comparto: l’automotive ha chiuso il 2019 contando oltre 201mila imprese attive per un fatturato di 335 miliardi di euro con investimenti per oltre 13 miliardi di euro e 1,23 milioni di posti di lavoro.

Sotto il profilo industriale, l’automotive impiega 274mila persone in 5.529 imprese e fattura per 105,9 miliardi di euro. I servizi strettamente attinenti all’uso dei veicoli, come il commercio, la manutenzione e la vendita di carburanti, valgono 424mila occupati e 166 miliardi di fatturato. L’industria dell’automobile conta 174.922 occupati diretti e 99.435 indiretti, per un totale di 274.357. Sono numeri da «brivido» ed è anche per questo motivo che, con un occhio di riguardo ai prodotti meno inquinanti, è stato deciso il rifinanziamento del bonus auto per aiutare la strategica ripresa del comparto.

Da lunedì 18 le concessionarie (il cui ruolo per il consumatore è sempre più strategico) hanno potuto inserire sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it le prenotazioni del contributo per i veicoli. Ecco quindi la suddivisione degli incentivi in base alle emissioni di Co2 (anidride carbonica) per chilometro percorso.

Da zero a 20 g/km. In questa fascia troviamo le elettriche e alcune ibride ricaricabili per le quali è stabilito un contributo di 10mila euro con rottamazione (8mila dallo Stato e 2mila dalle concessionarie) e 8mila euro senza rottamazione (5mila euro dallo Stato e 1.000 dalla concessionaria).

Da 21 a 60 g/km. In questa fascia troviamo principalmente le ibride ricaricabili. Gli importi sono pari a 6.500 euro con rottamazione e 3.500 euro senza.

Da 61-135 g/km. In quest’ultima fascia sono comprese le auto con motore termico omologato in base alle più recenti normative Ue sul contenimento delle emissioni: il bonus è di 3.500 euro ma solo con rottamazione

Per quanto riguarda le coperture, i contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono stati rifinanziati con ulteriori 120 milioni di euro per tutto il 2021, portando l’ammontare attuale a 390 milioni di euro (270 i milioni già stanziati). Le vetture che rientrano nella fascia 61-135 g/km sono state finanziate con 250 milioni di euro. Il limite del prezzo di listino è di 50 mila euro, IVA, Ipt e messa su strada escluse (40mila per le 61-135), mentre nel dettaglio il bonus da 10mila euro, ad esempio, è composto da: 6.000 euro previsti dal precedente Ecobonus 2019; 2.000 euro di extra-sconto statale; 2.000 euro di sconto offerto dal venditore. Ii fondi non sono infiniti, affrettiamoci.

 

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