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«Prime Air», prime consegne a domicilio con i droni per Amazon

Sono state completate le prime sperimentazioni in America dell'ambizioso progetto di consegna pacchi
«Prime Air»: così funzionerà il sistema di consegna pacchi - Foto dal profilo Linkedin di David Carbon
«Prime Air»: così funzionerà il sistema di consegna pacchi - Foto dal profilo Linkedin di David Carbon
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I piccioni che volteggiano sulle nostre città? Ben presto dovranno condividere il cielo con i droni che porteranno merce e pacchi nelle nostre case. Anzi, in Texas e in California i volatili hanno già dovuto fare i conti con i primissimi velivoli automatici decollati per conto di Amazon. Dove venerdì scorso il futuro è diventato presente, con i primi esperimenti assoluti andati a buon fine.

L’obiettivo preannunciato dal colosso di Jeff Bezos è quello di riuscire a consegnare 500 milioni di pacchi entro la fine del 2030. E ancor di più, di farlo entro 30 minuti dalla ricezione dell’ordine. Si vedrà. Intanto però si è passati ufficialmente alla pratica. David Carbon, vice presidente di «Prime Air», il progetto di consegna pacchi tramite droni sviluppato da Amazon, ha infatti reso noto tramite il suo profilo Linkedin che le prime consegne nelle località di Lockeford e College Station - rispettivamente in California e Texas - sono state completate.

«Primi passi che si trasformeranno in passi da gigante per i nostri clienti nei prossimi anni» - ha commentato usando quasi le stesse parole pronunciate da Neil Armstrong, l'astronauta che per primo pose piede sulla Luna. Parole che, se suonano ambiziose, di certo devono essere risultate piuttosto d'effetto anzitutto a milioni di americani, primi potenziali fruitori del servizio, oltre che efficaci a offrire la dimensione di quanto questa novità potrebbe impattare sulle abitudini di tutti i consumatori. Una rivoluzione, insomma.  

Pratiche e concorrenza

Le sperimentazioni si sono potute realizzare anche grazie al conseguimento della documentazione necessaria per il volo. Prime Air ha infatti ricevuto il certificato di vettore aereo, denominato «Part 135», dalla Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti già nel 2020. «I nostri clienti si fideranno del servizio solo se sarà sicuro. E questo è un grande passo avanti in quella direzione» ha dichiarato il vicepresidente sempre sul suo profilo Linkedin. 

Google e Walmart, altri due colossi americani, avevano già provato ad avviare un servizio di consegna con droni, sperimentando e istituendo regioni di consegna di prova. Ma non si è ancora arrivati a un’espansione che si sia tradotta in un servizio vero e proprio

Ciò non vuol dire che Amazon da domani inizierà a consegnare i pacchi con i piccoli marchingegni dotati di elica ai suoi clienti. Ma l'esito di queste prime consegne «reali» testimonia quanto l'azienda, con il suo team di esperti di aviazione, scienziati e ingegneri, si stia muovendo. E in fretta

Come funziona il servizio 

Tramite Amazon Prime Air, i clienti possono controllare la disponibilità nella loro zona dei prodotti che desiderano acquistare. Una volta verificato ciò, il sistema fornirà all’utente l’orario di arrivo previsto e il punto di atterraggio del drone. Arrivato «il postino volante», rilascerà il pacco volando a bassa quota (3-4 metri) e ripartirà da solo. Non è ancora noto, tuttavia, quali siano al momento le zone previste per la consegna. 

I droni utilizzati per le sperimentazioni 

Le prime consegne con i droni di Amazon stanno avvenendo mediante l'impiego del modello MK27. Un piccolo elicottero a sei eliche, capace di portare con sé fino a 2,5 kg di merce e di percorrere un raggio di 5-8 km. Il drone è completamente elettrico e alimentato tramite batterie intercambiabili. 

Come annunciato durante l’evento «Delivering the Future» a Boston, le successive sperimentazioni avverrano per sviluppare un modello più leggero e soprattutto meno rumoroso. La bozza del nuovo MK30 sarà infatti il 10% più leggero e meno inquinante sul piano acustico per il 25%.

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