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Ma ci ricordiamo che anche noi a Brescia siamo motor valley?

Lotus starebbe cercando un sito per realizzare una nuova fabbrica di supercar elettriche, fra Reggio e Modena
Quale futuro per l'automotive a Brescia?
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Capisco, capisco bene, che parlare di certe cose in certi giorni potrebbe apparire fuori luogo, decisamente fuori luogo. Ma bisogna anche pensare al dopo, ad ostinarci di pensare ad un dopo. E quindi posso capire se è passata sottotraccia la notizia che la Lotus starebbe (ripeto: starebbe) cercando un sito per realizzare una nuova fabbrica di supercar elettriche. E dove lo cerca questo posto? Manco a dirlo nella motor valley emiliana, fra Reggio e Modena, ovvero nel posto dove un po’ per storia (la Ferrari, la Lamborghini, la Ducati eccetera) e un po’ perchè una Politica con la P maiuscola ha disegnato e allestito un territorio (scuole professionali, Its, università, centri di ricerca regionali: andate a vedere quello di Reggio) che sempre più attrae questo tipo di investimenti.

E così, solo per restare alle cose delle ultime settimane, il gruppo cinese Silk-Faw costruirà a Gavassa, Reggio Emilia, un fabbrica di supercar elettriche con 1 miliardo e oltre di investimento (mille addetti previsti), mentre come detto, la Lotus (sempre cinesi, questa volta gruppo Geely) starebbe cercando un suo sito sempre per supercar elettriche e andando quindi ad affollare ulteriormente la motor valley emiliana.

Ora, dico io, Brescia non può certo vantare i consolidati marchi emiliani, ma siamo pur sempre un’area che di auto mastica e produce componenti ad altissimo livello e che con la Mille Miglia qualcosa dice di passioni e competenze passate e presenti. Ma com’è che non riusciamo ad intercettare un bel niente?

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