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La sfida dell'Unione europea: droni in uso su vasta scala entro il 2030

La Commissione ha annunciato la preparazione di un'apposita Strategia: il valore del mercato stimato in 14,5 miliardi di euro
Un drone - © www.giornaledibrescia.it
Un drone - © www.giornaledibrescia.it
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Una strategia per i droni 2.0 per un ecosistema intelligente e sostenibile di velivoli senza pilota in Europa, entro il prossimo decennio. Il mercato dei servizi con i droni in Europa potrebbe raggiungere entro il 2030 un valore di 14,5 miliardi di euro e creare 145.000 posti di lavoro nell'UE 28.

Via libera della Commissione Europea per impiegare droni su vasta scala dai servizi di emergenza, mappatura, imaging, ispezione e sorveglianza, alla consegna urgente di campioni biologici o medicinali, fino ai servizi innovativi di mobilità aerea, come gli aerotaxi.

L'Unione europea ha l'ambizione di guidare la transizione verso un pianeta sano e un nuovo mondo digitale. Infatti, l'obiettivo del Green Deal europeo è di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La digitalizzazione dell'economia dovrebbe rafforzare la competitività dell'Unione e dare potere alle persone con una nuova generazione di tecnologie, in linea con il Pilastro europeo dei diritti sociali. Sulla base di due comunicazioni strategiche («Dare forma al futuro digitale dell'Europa» e «Il decennio digitale dell'Europa»), la Commissione ha illustrato nei giorni scorsi le azioni specifiche che intraprenderà per favorire la creazione di servizi e mercati digitali sicuri.

Il settore dei trasporti, compreso il settore emergente dei droni e gli eVTOL con equipaggio (ossia velivoli a decollo e atterraggio verticali, acronimo inglese di Vertical Take-Off and Landing), come gli aerotaxi, dovrebbe contribuire a realizzare questa duplice transizione verde e digitale

La visione della Commissione europea

La strategia della Commissione per la mobilità sostenibile e mobilità intelligente (The Commission's Sustainable and Smart Mobility Strategy - SSMS), adottata nel dicembre 2020, fornisce un'ambiziosa guida che mira a mettere i trasporti europei sulla strada giusta per un futuro sostenibile, intelligente e resiliente. 

Tra le azioni previste dall'SSMS, la Commissione ha annunciato la preparazione di una «Strategia per i droni 2.0 per un'economia intelligente e sostenibile», da adottare entro la fine di questo 2022, che definisce i possibili modi per guidare l'ulteriore sviluppo dell'industria tecnologica dei droni e la sua regolamentazione e commercializzazione.

Le potenzialità nell'uso dei droni in vari settori

I droni sono già utilizzati come strumenti quotidiani in una gamma sempre più ampia di settori economici ad alta intensità di dati, come l'agricoltura, l'edilizia, la sorveglianza, la cinematografia, la sanità, l'emergenza medica, l'energia, l'ambiente, la sicurezza pubblica e la protezione. I droni potrebbero essere utilizzati in futuro anche come piattaforme per hub di comunicazione o per il monitoraggio del meteo e dell'inquinamento, nonché per la manutenzione di impianti di energia rinnovabile, soprattutto per l'eolico offshore.

Nel settore dei trasporti, l'uso dei droni per le consegne è già in fase di sperimentazione in molti Paesi. Si prevede che nei prossimi anni nell'Unione Europea si svolgeranno le prime prove pilota nel trasporto passeggeri, con gli ormai noti aerotaxi.

Sappiamo bene che l'ecosistema dei droni comprende anche la dimensione militare/difensiva allo scopo di sinergie tecnologiche tra i settori civile, della sicurezza e della difesa. Raccogliere sinergie tra l'uso civile e militare dei droni, comprese le tecnologie cosiddette «contro-drone», è un importante fattore di successo per la crescita dell'industria dei droni e per la competitività dell'ecosistema europeo dei droni e dell'Unione.

Sul versante civile, il mercato dei servizi con i droni comprende i nuovi servizi aerei innovativi (come quelli della nuova mobilità aerea urbana) ed i primi esperimenti saranno condotti con velivoli eVTOL con equipaggio. Non è escluso, anzi quella è la frontiera, che in futuro quel tipo di servizio di mobilità urbana possa essere eseguito con sistemi di pilotaggio remoto, poi droni pilotati a distanza e poi completamente autonomi.

In presenza di un quadro normativo adeguato, il mercato dei servizi con i droni in Europa potrebbe raggiungere entro il 2030 un valore di 14,5 miliardi di euro, si legge nella nota della Commissione Europea, con un tasso di crescita annuale composto del 12,3%, e creare 145.000 posti di lavoro nell'UE 28.

Sostenibilità: Droni 2.0 in ottica Tech4Good

La definizione di una visione chiara per lo sviluppo del settore dei droni fornirà le basi per i prossimi passi a livello UE per sviluppare un ecosistema di droni fiorente e vitale nell'Unione. La visione per il 2030 prevede, infatti, che entro i prossimi 7-8 anni i droni e il relativo ecosistema saranno diventati parte integrante della vita dei cittadini dell'UE.

I droni saranno utilizzati per fornire numerosi servizi a beneficio di utenti finali diversificati, civili e della difesa, compresi i cittadini dell'Ue, le organizzazioni, gli Stati membri e l'industria. Servizi quali quelli di emergenza, ispezioni e sorveglianza, ma anche per i trasporti commerciali (distribuzione e consegna delle merci) e, come già accennato, per il trasporto passeggeri.

I servizi con i droni integreranno o completeranno efficacemente i sistemi di trasporto attuali (e forse, in alcuni casi, sostituiranno i servizi esistenti oggi) e contribuiranno alla decarbonizzazione del sistema di trasporto, fornendo un'alternativa agli attuali trasporti ad alta intensità di carbonio, riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente per tutto il loro ciclo di vita. 

L'Ue e la Commissione Europea mirano a rendere l'industria dei droni redditizia e accessibile ai cittadini e alle imprese, con una partecipazione attiva degli attori del settore di tutte le dimensioni, tra cui una serie di Pmi diversificate, promuovendo la collaborazione tra tutti gli attori e allargando lo spettro, al di là del numero limitato di multinazionali globali. In altre parole, l'Ue vede in questo mercato tecnologico una enorme possibilità per far rifiorire e crescere un mercato Tech europeo.

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