GdB & Futura

«La formazione continua è manutenzione delle competenze»

Paola Artioli, vicepresidente di Aib: nuovi corsi per tecnici 4.0 e un corso Itis in Meccanica-Meccatronica
AA

L'impresa intesa sempre più come un organismo dotato di un'"intelligenza collettiva", dove il sapere condiviso diventa fattore essenziale, forse anche più della stessa tecnologia, per governare con successo la rivoluzione di Industria 4.0.

Paola Artioli, vice presidente per l'Education di Associazione Industriale Bresciana e presidente di Fondazione Aib, da tempo sottolinea l'importanza di diffondere a ogni livello - in azienda, ma prima ancora tra i banchi di scuola - la cultura dell'innovazione.

Dottoressa Artioli, investire in conoscenza rappresenta da sempre una scelta strategica per le imprese, ancor più adesso con la trasformazione digitale in atto.

«La tecnologia si può comprare, mentre il sapere in azienda va costruito, sia a livello individuale sia collettivo. Formare il singolo, infatti, non è più sufficiente: la complessità dei sistemi di ultima generazione richiede un modo nuovo di imparare insieme, con strumenti che arricchiscano il patrimonio aziendale».

Esperti e osservatori autorevoli insistono sulla centralità della formazione continua. Perché diventa così importante per le imprese?

«La formazione continua va vista come una manutenzione programmata delle competenze. Solo le aziende che investiranno in conoscenza saranno in grado di superare con successo la transizione dei modelli di produzione verso sistemi basati sull'automazione, la raccolta e l'utilizzo dei dati, la programmazione digitale delle operazioni effettuate dalle macchine. I sistemi integrati di gestione del business (Erp), il cloud, le macchine intelligenti, l'Internet of Things avranno bisogno di persone in grado di gestire questi strumenti e i cambiamenti da essi generati».

Quali aree e figure in azienda avranno maggiore bisogno di formazione e riqualificazione in questa delicata fase di transizione?

«Tutte. Nessuna esclusa. Il salto di qualità deve interessare ogni livello, a cominciare dall'imprenditore, e non limitarsi alla produzione. Risultano quindi necessari strumenti e processi innovativi per alimentare di dati precisi il Controllo di gestione; l'area Commerciale deve trasformarsi in un servizio di advisory al cliente offrendo non solo prodotti ma soluzioni. Chi si occupa di qualità deve essere nelle condizioni di acquisire dati in tempo reale per migliorare e certificare processi e prodotti. La Sicurezza avrà sempre meno bisogno dell'intervento umano diretto, grazie a procedure più snelle e controllate, alla manutenzione preventiva e predittiva e alla predisposizione di ambienti più attrezzati e sicuri. In un simile contesto, le persone dovranno essere capaci di agire con maggiore autonomia nella risoluzione dei problemi e di gestire la complessità delle scelte».

Non sembra un salto da poco, specie in Italia dove, come rilevano ricerche e statistiche, popolazione e lavoratori scontano ritardo riguardo a conoscenze tecnico-scientifiche e competenze informatiche.

«Nessuno vuole nascondere le difficoltà di questa sfida, complicata dal fatto che il cambiamento tecnologico corre rapidissimo e i tempi di adeguamento delle imprese ai nuovi modelli della produzione si accorciano e questo diventa un nuovo parametro su cui si misura la competizione. Diventa essenziale fare meglio in meno tempo. Ecco perché i programmi formativi che proponiamo intendono aiutare prima di tutto a comprendere a fondo i temi e a orientarsi al cambiamento. Aib, attraverso la sua Fondazione, ha messo in campo in questi anni soluzioni formative differenziate ma efficaci, che vanno da un liceo quadriennale che accorcia i tempi per l'acquisizione di un diploma superiore permettendo l'accesso a tutte le università italiane e straniere, attraverso la conoscenza spinta delle competenze linguistiche, fino al previsto avvio il prossimo settembre di un Istituto Tecnico Superiore in Meccanica e Meccatronica per formare in corsi biennali i supertecnici per lndustria 4.0. I percorsi professionalizzanti per tecnici informatici, manutentori e commerciali nei nostri centri di Formazione professionale saranno poi adeguati e aggiornati nella didattica e nei contenuti in coerenza con le richieste delle imprese.

Infine, voglio ricordare che Aib è in rete con le associazioni industriali di Mantova e Cremona e attraverso Isfor, in collaborazione con Università di Brescia, Aqm e Csmt, offrirà percorsi di alta formazione e specialistici in chiave Industria 4.0 per dare alle persone che già lavorano nelle nostre aziende le competenze indispensabili per la sfida che ci attende». //

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia