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Il «green» nero su bianco: Rmb presenta il suo secondo Bilancio di sostenibilità

Il coefficiente di recupero dei rifiuti speciali all’80% nel 2022 grazie a ricerca, investimenti e innovazione
La Rmb di Polpenazze - © www.giornaledibrescia.it
La Rmb di Polpenazze - © www.giornaledibrescia.it
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La seconda edizione del Bilancio di sostenibilità della Rmb, azienda di Polpenazze specializzata nel trattamento di rifiuti speciali, fotografa un percorso di crescita all’insegna della transizione ecologica.

Non è stato di certo un anno facile il 2022, periodo al quale fa riferimento la rendicontazione: Rmb, il cui core business storico è la valorizzazione dei metalli, ha dovuto ovviamente confrontarsi con l’onda lunga della pandemia e, soprattutto, con la guerra in Ucraina, che ha innescato una grave crisi energetica e stressato anche il mercato dei metalli.

Nonostante ciò il bilancio presenta note positive e testimonia il percorso di Rmb verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica (Esg): non solo la riduzione degli impatti ambientali e dei consumi sono obiettivi strategici per l’azienda, ma anche la valorizzazione del capitale umano, con politiche per un ambiente di lavoro sano e sicuro, nonché l’incremento della soddisfazione del cliente.

Recupero

Sono oltre 30 le sezioni produttive di Rmb per il trattamento di rifiuti speciali, pericolosi e non. Obiettivo principale del processo produttivo è il recupero, per ottenere nuovi materiali da utilizzare in sostituzione di materie prime naturali: un processo benefico per l’ambiente, che riduce le emissioni di CO2 legate all’estrazione e alla produzione primaria. I materiali decadenti dal processo di recupero o sono classificati come «End of waste» (EoW), se hanno cessato la qualifica di rifiuto, oppure restano classificati come rifiuti, ma possono comunque essere valorizzati in impianti esterni autorizzati anziché smaltiti.

Coefficiente di recupero

L'azienda ha un team di Ricerca e sviluppo - © www.giornaledibrescia.it
L'azienda ha un team di Ricerca e sviluppo - © www.giornaledibrescia.it

Il coefficiente di recupero dei rifiuti trattati dall’azienda (308 dipendenti a fine 2023) si attesta sull’80%, un risultato ottenuto grazie al continuo rinnovo e perfezionamento dei macchinari e delle lavorazioni. Nel 2022 su 679.456 tonnellate di rifiuti trattati, soltanto il 20% è stato destinato al conferimento in discarica, mentre un 26% non è destinato allo smaltimento e il 54% del materiale ottenuto è classificato non rifiuto (EoW) e utilizzato come materia prima nei processi produttivi delle aziende a valle della catena del valore di Rmb. L’impatto positivo è evidente se si pensa che oltre il 98% dei materiali in ingresso è costituito da rifiuti che se non trattati avrebbero comportato un impatto negativo sull’ambiente e che i processi produttivi dell’azienda consumano meno del 2% di materie prime

Per il futuro, Rmb, che nel 2022 ha fatturato 407 milioni di euro con un Ebitda di 48 milioni (11,8% sui ricavi), resta salda nel suo impegno: realizzare un modello di gestione sostenibile in grado di valorizzare il più possibile le frazioni recuperabili nei rifiuti per generare nuove materie prime da sostituire a quelle presenti in natura, contribuendo a creare un’economia circolare.

Per questo l’azienda mette al centro la Ricerca e sviluppo (R&S), per continuare ad accrescere le proprie competenze. Un obiettivo di cui si occupa un team appositamente costiutito, che lavora in stretta collaborazione con altre divisioni di Rmb e il supporto di università e istituti di ricerca.

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