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Franchini Acciai, la sostenibilità ambientale diventa opportunità

L’introduzione di tecniche innovative si è avvalsa della consulenza di Ibs Consulting e di Innotech
Un prodotto ad alto livello qualitativo della Franchini
Un prodotto ad alto livello qualitativo della Franchini
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La manifattura può e deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale, anche in comparti maturi come quello siderurgico. Lo dimostra la Franchini Acciai spa, storica realtà con quartier generale a Mairano e leader nella fornitura di forgiati di qualità, che ha recentemente ricevuto l’ok da parte del Ministero per lo Sviluppo economico per il progetto di ricerca «Introduzione di tecniche innovative per la fabbricazione di componenti in acciai e leghe. Innotech». Tale progetto, che ha ricevuto riscontro positivo da Roma a seguito dell’istruttoria, nasce nell’ottica di arrivare ad introdurre una nuova manifattura, ispirata a criteri di economia circolare e di sostenibilità ambientale, basata su nuovi sistemi produttivi ad alta efficienza di materiali e componenti, con prestazioni sensibilmente migliorate e personalizzate per l’impiego.

E, grazie anche al supporto della società di consulenza strategica Ibs Consulting, il Mise sosterrà tale iniziativa con 5,1 milioni di euro per il triennio 2020-2023, per la maggior parte tramite finanziamento a tasso agevolato e con un milione a fondo perduto, da ripartire tra spese di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Questa opportunità si deve al programma Fri-Industria Sostenibile, strumento, aperto sia alle Piccole e medie che alle grandi imprese, che sostiene progetti di importo compreso tra i 5 e i 40 milioni di euro finalizzati alla realizzazione e al miglioramento di nuovi prodotti, processi e servizi.

Ed è proprio di questa natura l’idea sviluppata dalla Franchini Acciai, con Innotech che mira da un lato all’incremento e all’innovazione della qualità del prodotto e dell’altro alla flessibilità di produzione in ottica ecosostenibile. «Sotto quest’ultimo punto di vista l’obiettivo e quello di introdurre modelli di economia circolare mediante l’elaborazione e lo sviluppo di innovazioni di processo - spiega il responsabile del Progetto Ettore Anelli -, che portino all’uso efficiente delle risorse con soluzioni volte a ridurre l’energia necessaria e a diminuire la produzione di rifiuti e scarti».

Sul versante innovazione di prodotto invece il progetto di innovazione mira ad ampliare la gamma dell’azienda di Mairano, «offrendo materiali contraddistinti da un elevato livello qualitativo e personalizzati secondo le necessità espresse dai clienti (dei settore oil&gas, petrolchimico ed energetico) - aggiunge Anelli -, con resistenza migliorata alle alte temperature in ambienti corrosivi e ossidanti». E un plauso al progetto è arrivato anche dalla Ibs Consulting, che ha gestito le relazioni con i diversi attori coinvolti. «È qualche anno che con la dirigenza si parla di indirizzare la produzione verso un’economia circolare che si auto alimenti, e questo progetto ne è la riprova - commenta Alberto Bertolotti, ceo di Ibs Consulting -. Un plauso a Franchini Acciai che, anche in un periodo di perdurante crisi, persegue importanti obiettivi d’investimento». Detto e fatto, nel segno dell’innovazione.

 

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