GdB & Futura

Fate i poli, che le aziende poi gemmano da sole

Quello che possiamo imparare dai trentini: attorno a dei poli produttivi possono nascere delle aziende
AA

Sì, intuisco la possibile obiezione: d’accordo, i trentini sono bravi e seri, ma - diciamocelo - hanno anche un sacco di soldi dall’Italia. Obiezione accolta ed archiviata. I trentini avranno anche un sacco di soldi da noi, diciamo così, italiani, con la storia dell’autonomia. Ma c’è altro in questa storia.

Dice che un ente pubblico - la Provincia, che quassù vale la nostra Regione - ha deciso di fare un progetto per sei poli di innovazione sparsi sul territorio. Due, appunto, a Rovereto. Sui sei centri ci ha messo 50 milioni, altri cinquanta circa li avrà dall’Europa, un’altra cinquantina è riuscita a metterli insieme battendo cassa a Roma. Alla base un progetto a suo modo semplice e coraggioso che prende le mosse da una convinzione: ovvero che attorno a dei poli produttivi possono nascere delle aziende; che se metti insieme e se favorisci lo stare vicino di un gruppo di imprese niente di più facile che altre arrivino oppure che ne nascano di nuove dalle vecchie.

È la storia della nostra industria: da gente che lavora in aziende prima o poi nasce in alcuni la voglia di mettersi in proprio. E via. È la gemmazione: aziende che nascono da altre aziende. Pensate a quante aziende ha fatto nascere l’Idra Presse, per dire. Oppure pensate a Lumezzane dove centinaia di imprenditori sono partiti da apprendisti. Poi stavan lì, vedevano che fare le cose non era poi impossibile, avevano la molla carica e via: si facevano la loro aziendina. E avanti.

Intendiamoci: ancora oggi è un po’ così. Ma - sempre oggi - le cose sono un po’ più complicate. Se sei un Comune o una Regione devi favorire questa cosa, devi indirizzare il futuro, devi assumerti come primo biettivo quello di creare o favorire la nascita di nuovi posti di lavoro. È così difficile immaginare una storia così per Brescia? È così impossibile immaginarci l’area di via Milano-Caffaro, per fare un esempio, diventare il nuovo polo della nuova industria bresciana con un progetto concordato fra Comune e aziende.

Ci si obietterà: ma lì le aziende possono andarci se vogliono, possono comprarsi l’area. E poi - altra obiezione -: Lumezzane insegna che le cose possono nascer da sole. Sì, ma lassù c’è una storia secolare e noi non abbiamo tanto tempo da aspettare. Fare dei poli agevola, creare progetti di aggregazione accelera le cose, ma - e forse soprattutto, come Rovereto insegna - fa sì che altre aziende, sparse qua e là, possano decidere di far nascere lì qualcosa di nuovo perché considerano quel posto come il migliore per fare qualcosa di nuovo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia