GdB & Futura

Dai processi ai materiali, per una nuova responsabilità sociale

Soluzioni per vivere l’oggi e il domani con nuove tecnologie al nostro servizio
L’orto in casa: è Living Farming Tree presentato da Hexagro
L’orto in casa: è Living Farming Tree presentato da Hexagro
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Processi e materiali innovativi, cura e responsabilità sociale. Sono solo alcuni degli ingredienti che ruotano attorno al tema della sostenibilità in ambito industriale, a cui l’ottava edizione di Maker Faire Roma ha dedicato ampio spazio negli scorsi giorni. Dal food all’agritech, fino alla moda, sono numerosi i progetti presentati da enti di ricerca, startup e imprese. Vediamone alcuni.

Meritevole di menzione è Bi-Rex, la startup incubata dal Politecnico di Milano e fondata da due giovani ricercatrici che produce cellulosa usando le biomasse. «Il nostro è un progetto di economia circolare – spiega la co-fondatrice Greta Colombo Dugoni –. Diamo nuova vita a scarti alimentari come le trebbie, dalla lavorazione della birra, e creiamo cellulosa senza contribuire alla deforestazione». A fine maggio Bi-Rex ha ottenuto un finanziamento pre-seed di 160mila euro, con cui punta ora allo scale-up per accedere a dimensioni industriali. Una possibilità sempre più realistica per questa start up

Altro ospite d’eccezione della kermesse è stata l’agenzia di moda Altaroma, che ha presentato il progetto (R3)Circle – Riuso Riciclo Rigenero, per confezionare capi d’abbigliamento a partire da prodotti scartati. Occhiali in pale di fico d’india, borse in pelle di salmone, scarpe con bucce di mela, giacche dalla polvere di marmo: soluzioni che consentono di abbattere l’impatto ambientale di uno dei settori più inquinanti in assoluto – la moda – preservando il design.

Spostandoci invece sull’agritech, una delle imprese più innovative presentate è Hexagro, che sviluppa giardini modulari per interni ed esterni. La sua missione è quella di convertire in uno spazio verde produttivo qualsiasi suolo urbano e ricreare una connessione tra l’uomo e la natura attraverso l’urban farming. E infatti uno dei suoi prodotti di punta è il Living Farming Tree, un orto verticale indoor che si serve di illuminazione a LED per l’orticoltura, di agricoltura aeroponica e IoT: un mix che aiuta a ridurre gli sprechi. Biomedicale. Infine, nell’anno segnato dal Covid non poteva non trovare spazio anche la ricerca biomedicale, con un occhio però anche all’ambiente. È il caso del Centro di ricerche Casaccia di Enea, che sta sviluppando biotecnologie vegetali per ottenere vaccini sicuri ed economici, e nuovi strumenti diagnostici.

 

 

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