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Carrelli Socar: il design entra in fabbrica su quattro ruote

Il controllo del magazzino è destinato a diventare più strategico e non solo per i comparti industriali
Movimentazione: un carrello elettrico impiegato in magazzino
Movimentazione: un carrello elettrico impiegato in magazzino
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Il futuro delle imprese passa attraverso i loro magazzini. La logistica ha assunto un ruolo sempre più centrale negli scacchieri aziendali, siano essi più o meno complessi. Una tendenza che trova corrispondenza nei risultati dell'ampia filiera che della movimentazione di cose e persone fa il proprio core business. «Il controllo del magazzino è strategico, per l’industria sicuramente ma lo diventerà anche per altri settori - conferma Vittorio Mulas, presidente dell Socar, azienda attiva nella commercializzazione di prodotti e servizi proprio nel settore della movimentazione interna -. Tenere le immobilizzazione basse e al giusto livello è infatti un fattore di successo».

Una lezione che le aziende del territorio pare abbiano capito. La conferma di ciò arriva dai risultati dell'azienda con sede in via Deretti, concessionaria unica per Brescia e Cremona (dove ha un'altra sede) dei prodotti Still (marchio della multinazionale tedesca Kion). «Il 2019 è stato un anno record per il nostro comparto, il migliore degli ultimi vent’anni - spiega Mulas -. Per ovvi motivi il 2020 è stato di ben altro tenore anche se, rispetto allo scenario che si poteva preventivare in marzo, le cose sono andate meglio del previsto».

Con 22,5 milioni di euro di fatturato al 31 dicembre 2020 (27 milioni l'anno precedente) la Socar ha infatti tenuto, «di fatto scontando solamente il fermo di tre mesi causato dal primo lockdown» sottolinea il presidente. Questi risultati riflettono perciò una certa mobilità all’interno del panorama produttivo nostrano. In larga parte infatti i clienti della Socar sono piccole e medie imprese del comparto industriale, che nonostante le difficoltà non si sono fermate: spicca in questo senso il segno più davanti alla voce noleggi, che per la società bresciana rappresenta circa il 50% del fatturato. E i buoni risultati ottenuti rilanciano anche le ambizioni dell’azienda, che oltre a commercializzare prodotti (sia nuovi sia usati) e al noleggio garantisce anche servizi di assistenza tecnica.

«Nel 2019 abbiamo acquistato un terreno a Cremona sul quale nel corso di quest’anno costruiremo la nostra nuova sede, tre volte più grande di quella attuale presente nel Comune lombardo - annuncia Mulas -. Ciò comporterà nuove assunzioni, persone che andranno ad accrescere il nostro organico composto attualmente da un centinaio di elementi». Un segnale decisamente positivi di questi tempi.

La decisione è frutto del crederci, oltre ad un auspicabile rimbalzo dell’economia dopo la flessione dovuta alla pandemia «sebbene per preventivare l’andamento del 2021 servirebbe la sfera di cristallo» ammette Mulas, potrà essere data anche dai nuovi incentivi previsti dal piano Transizione 4.0. La Socar mette infatti a disposizione dei propri clienti soluzioni per l’interconnessione (al sistema gestionale e sul cloud) e la trasformazione in veicoli semiautomatici (principalmente tramite comunicazione Gps della posizione) dei propri carrelli elevatori. In ottica digitalizzazione un grosso sostegno in termini di know how è dato dalla «casa madre» Kion, che qualche anno fa ha acquistato il colosso dell'automazione Dematic. «Nel Bresciano e il Cremonese sono presenti moltissime Pmi, aziende che difficilmente investono in questo tipo di logistica - evidenzia ancora Mulas -. Ciò non toglie che alcune grandi aziende hanno deciso di intraprendere con noi tale strada».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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