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Brescia si fa strada, tre giorni di studi su metrologia e dati

Se l'Università degli Studi di Brescia fosse paragonabile ad una persona, si potrebbe dire che sta vivendo una brillante giovinezza
Emilio Sardini - © www.giornaledibrescia.it
Emilio Sardini - © www.giornaledibrescia.it
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Se l'università degli Studi di Brescia fosse paragonabile ad una persona si potrebbe dire che sta vivendo una brillante giovinezza. Da nuova promessa nel panorama accademico nazionale e internazionale ora però vuole diventare grande. Il workshop «Metrology for Industry 4.0 and IoT» organizzato dal dipartimento di Ingegneria dell'informazione della Statale è un vero e proprio banco di prova in questa direzione. Una tre giorni di studi che ha richiamato docenti da tutta Italia, Europa e perfino dal continente americano.

«Credo che questo sia il primo congresso internazionale incentrato su queste tematiche - sottolinea Emilio Sardini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'informazione -. È un'occasione di sviluppo per l'intero territorio, ed è per questo motivo infatti le aziende sono state coinvolte nell'organizzazione, un luogo dove esperti di tutto il pianeta si confrontano alla ricerca delle soluzioni migliori».

L'obiettivo è stato fissato sulla metrologia e sull'analisi dei dati da essa generata e ad essa connessa, «strumento necessario ad un'impresa 4.0 per gestire e governare i processi - aggiunge il professore -. Le tecnologie infatti forniscono una grandissima quantità di informazioni ma, se queste non rispettano la realtà fisica delle cose, tutto il sistema ne risente».

Non c'è quindi digitalizzazione senza misurazioni, soprattutto in un mondo dove l'interconnessione è sempre più presente ed ogni step del processo produttivo è legato all'altro. Ma il workshop, sponsorizzato da Siemens, Gefran spa e da InnexHub, per l'università degli Studi assume anche un'altra valenza oltre a quella scientifica. E' un banco di prova, un esame di maturità accademica.

«La nostra volontà è quella di proiettare Brescia nel panorama internazionale - conferma Emilio Sardini -. Vogliamo e dobbiamo confrontarci con i migliori per continuare a mantenere alti i nostri standard, per non smettere di creare e stimolare sempre nuove idee».

 

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